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L’ Italia, solidale con i terremotati, invia aiuti in Turchia

Solidarietà è un sentimento di reciproco sostegno che emerge dalla consapevolezza di appartenere ad una grande comunità che non ha limiti nè confini e che si traduce concretamente  in comportamenti  tesi  ad aiutare chi ne ha più bisogno e ad adoperarsi per il bene altrui. Solidarietà è un principio riconosciuto a livello giuridico dal nostro ordinamento e dalla Costituzione italiana, che all’articolo 2 afferma: “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento di doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale”. Anche a  livello europeo, il Trattato di Lisbona del 2006 ha introdotto espressamente, all’ art.22, una clausola di solidarietà che obbliga gli Stati aderenti ad agire  con spirito solidale, utilizzando tutti i mezzi possibili in caso di richiesta di aiuto.

E’ sempre emersa nei momenti di grande difficoltà l’attitudine del popolo italiano  a mostrare  coesione  e condivisione nei confronti di altri paesi colpiti da eventi nefasti. Nella situazione specifica che vede Turchia e Siria prostrate da una grave calamità naturale che ha raso al suolo vite, vissuti e interi territori, l’Italia  ha risposto: presente.

L’ambasciata italiana in Turchia ha infatti consegnato aiuti inviati da Roma alle persone colpite dal violento  terremoto, accompagnandoli da un messaggio di speranza che è più di un augurio: «Dietro i momenti privi di speranza ci sono tante speranze. Dietro l’oscurità ci sono tanti soli».

Si tratta di una frase incisiva scritta sugli aiuti inviati dalla Turchia all’Italia all’epoca della pandemia di Coronavirus. Intanto una sessantina di persone tra vigili del fuoco, sanitari e Protezione civile – è giunta all’alba di ieri a bordo di un C-130 dell’Aeronautica militare, atterrando nella base di Incirlik, ad est di Adana, non lontano dall’epicentro del terremoto. Nel pomeriggio è poi partito da Pisa un secondo aereo militare diretto sempre a Incirlik, con a bordo medicinali, materiale sanitario ed altri equipaggiamenti per dare supporto nelle operazioni di ricerca e fornire  soccorso a eventuali superstiti  rimasti intrappolati  tra le macerie.

Miriam Sgrò

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