Italia, Germania e altri paesi UE contro le auto elettriche. Sì ai carburanti rinnovabili

Il Parlamento Europeo il 14 Febbraio 2023 ha approvato la proposta di regolamento della Commissione europea inerente allo stop della vendita di motori termici benzina, diesel e ibridi, a far data  dal 2035,  a favore della commercializzazione  e della vendita di sole auto elettriche. Il Partito Liberale Democratico FDP, guidato dal Ministro dei Trasporti, Volker Wissing, sta combattendo contro il divieto posto in essere. L’FDP insiste sul fatto che dovrebbe essere consentito  alle auto con motori a combustione interna di essere immatricolate anche oltre la data predetta , se  alimentate  con i cosiddetti carburanti elettronici.
Wissing ha dichiarato a Berlino che la Commissione Europea deve presentare una proposta normativa corrispondente a quanto richiesto. Altrimenti, la Germania non voterà a favore, nel Consiglio degli Stati dell’UE previsto a partire  dal 7 marzo, chiamato a procedere alla ratifica formale e definitiva del testo approvato in seconda lettura dalla plenaria dell’Europarlamento.
Senza l’approvazione della Germania, la maggioranza richiesta potrebbe vacillare  e gli Stati dell’UE potrebbero dover rinegoziare con il Parlamento europeo quanto deciso sull’eliminazione graduale dei veicoli a combustione interna. Secondo fonti dell’UE, tuttavia, non è chiaro se il piano potrà effettivamente essere rovesciato senza il sì tedesco.
Gli e-carburanti o e- fuel  erano già un punto critico quando gli Stati dell’UE avevano lottato per sostenere  la loro posizione favorevole, sulla proposta legislativa  della Commissione UE  presentata nel giugno  del 2022. Anche in quell’occasione, ci si aspettava che Berlino si astenesse dal voto ma, dopo una disputa pubblica, Berlino aveva finalmente espresso la sua approvazione, ponendo una condizione: la promessa ottenuta da parte  della Commissione UE di presentare una proposta su come, dopo il 2035, avrebbero potuto essere immatricolati  veicoli a combustione interna, se alimentati con carburanti rispettosi del clima, come i carburanti elettronici.
Il Governo italiano, pur condividendo gli obiettivi di decarbonizzazione,  ha preannunciato il voto contrario allo stop delle auto con motore termico dal 2035 nella votazione del comitato dei rappresentanti permanenti dei governi degli Stati membri dell’Unione Europea – Coreper- programmata per Venerdì 3 Marzo. In questa fase l’Italia sostiene che i target ambientali vadano perseguiti attraverso “una transizione economicamente sostenibile e socialmente equa”, pianificata e guidata con grande attenzione, per evitare ripercussioni negative per il Paese , sia sotto l’aspetto occupazionale che produttivo.
Nella sua posizione contraria l’Italia sostiene anche che la scelta dell’elettrico non debba rappresentare, nella fase di transizione, l’unica via per arrivare a zero emissioni.
Con il voto contrario il Governo italiano chiede all’Europa, nel difficile processo di decarbonizzazione, di tenere conto delle diverse realtà nazionali con una più graduale pianificazione dei tempi.  Infatti, secondo il ministro Gilberto Pichetto Fratin, l’utilizzo di carburanti rinnovabili, compatibili con i motori termici, può  già  contribuire attivamente ad una riduzione delle emissioni senza richiedere ulteriori sacrifici economici ai cittadini.
L’Italia in questa battaglia non è sola ed in Europa può contare sull’appoggio di Bulgaria e Polonia (Sofia si è astenuta nella votazione di novembre che aveva approvato l’accordo preliminare tra il Consiglio Ue e il Parlamento, Varsavia ha votato contro) e  ovviamente,  soprattutto, sul  sostegno  della Germania.
Miriam Sgrò

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