Domenica 5 e 12 Marzo. Ecco il progetto “Donne al Centro” dell’Associazione culturale Le Muse per la giornata internazionale della donna 2023 …tra Reggio e S. Agata del Bianco

L’Associazione Culturale Le Muse “Laboratorio delle Arti e delle Lettere” di Reggio Calabria continua i suoi appuntamenti con cadenza settimanale e per l’occasione, per la Giornata Internazionale della Donna 2023 si appresta ad un doppio appuntamento domenica 5 e domenica 12 marzo.

Nasce così ricorda il presidente Muse prof. Giuseppe Livoti il Progetto “Donne al Centro”, suddiviso in due momenti e manifestazioni ma che hanno in comune come argomento una visione al femminile nel sociale, nella società e nei servizi socio – sanitari.

La Giornata internazionale della Donna nelle sue intenzioni ha come obiettivo di riflettere sulle condizioni di lavoro delle donne e di lottare contro le diseguaglianze tra uomo e donna ma alle Muse si è pensato di discutere dei rapporti tra donne e consultorio e donne, letteratura e tradizioni popolari.

Storicamente sappiamo anche se non è confermato che la Festa della Donna sia stata istituita nel 1908 in memoria delle operaie morte nel rogo di una fabbrica di New York, la Cotton. In realtà, appunto, si tratta solo di una leggenda nata negli anni successivi alla Seconda Guerra Mondiale. Esiste anche un’altra versione, in base alle diverse fonti, che dice che la Festa è legata alla vicenda dell’incendio divampato nel 1908 in una fabbrica di Chicago, occupata, nel corso di uno sciopero da 129 operaie tessili, che morirono tutte bruciate vive, perché chiuse all’interno dell’edificio dal padrone. Domenica 5 marzo alle ore 18 presso la Sala D’arte Le Muse di via San Giuseppe 19, l’appuntamento sarà su “Donne al centro per stare bene: il Consultorio”.

Ospiti l’avv. Domenica Clemente – Presidente Associazione “Donne Insieme”, il dott.. Rubens Curia – Presidente “Associazione Comunità Competente”, la dott.ssa Paola Infortuna – Ostetrica Consultoriale e Componente Direttivo Adisco Calabria, oltre a testimoniane sul rapporto donne e consultorio come quella di Sonia Malara – Assessore con deleghe pubblica istruzione Comune di Motta San Giovanni. Il Laboratorio di Lettura Interpretativa diretto da Clara Condello con Carla Passanti, Santona Milardi, Sonia Impalà, Antonella Mariani, Mimma Conti leggeranno componimenti collegati all’universo Femminile con la partecipazione degli artisti delle Muse. L’argomento è di grande attualità poiché il consultorio è un servizio socio-sanitario territoriale erogato dalla ASL, con competenze multidisciplinari.

Questo genere di presidio è stato istituito in Italia a seguito della Legge numero 405 (istituzione dei consultori familiari) del 29 luglio 1975, allo scopo di intervenire in sostegno e a tutela della salute della famiglia o del singolo individuo. Il consultorio offre servizi di assistenza alla famiglia e alla maternità a tutto tondo ed ha come scopi principali quelli di fornire: assistenza psicologica e sociale per la preparazione e il sostegno alla genitorialità; sostegno psicologico all’individuo, alla coppia o al nucleo familiare; servizi di tutela e sostegno della salute della donna; prevenzione dei fenomeni di maltrattamento e abuso a danno dei minori e delle donne; visite mediche ginecologiche e pediatriche; corsi di preparazione alla nascita; consulenza professionale e informazioni a proposito di procreazione responsabile, contraccezione e fertilità; consulenze sull’interruzione volontaria di gravidanza (IVG); spazio di ascolto psicologico rivolto specificatamente a giovani adulti e adolescenti.

Domenica 12 l’appuntamento su “Donne al Centro” si ripeterà a S. Agata del Bianco in collaborazione con l’Amministrazione Comunale guidata dal suo sindaco Domenico Stranieri. La manifestazione prevede una conoscenza dei luoghi descritti nei testi da Saverio Strati scrittore rappresentante del verismo calabrese; la nipote Palma Comandè che persegue anche oggi il percorso letterario tracciato dallo zio, condurrà i soci muse in un viaggio della memoria tra riti, usi, costumi tradizioni in cui la donna vive anche nonostante il tempo e le sue mutazioni. Il tutto ricorda Livoti all’insegna di un ennesimo scambio culturale virtuoso che è segno di un confronto tra memoria, attualità e realtà.

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