
“Non v’è dubbio che con la delibera in esame la Giunta comunale abbia di fatto disposto l’affidamento dei servizi e dei locali del Miramare al di fuori del perimetro normativo, eludendo la procedura ad evidenza pubblica e la valutazione comparativa di specifici progetti prevista per una maggiore garanzia del servizio di valorizzazione di un immobile di interesse culturale“. (cit Ansa.it)
E’ quanto hanno reso noti i magistrati in relazione alle motivazioni della sentenza del processo “Miramare” in cui viene riconosciuta dal tribunale la responsabilità dell’ex Primo cittadino oggi sospeso.
“Appare evidente – scrivono i giudici nella sentenza d’Appello – l’interesse personale del Falcomatà al risultato della procedura relativa all’affidamento dei locali della prestigiosa struttura del Miramare in favore dell’amico Z.” (cit. Ansa.it)
FMP