Disabilità. Inclusione, Locatelli: oltre a norme serve seria responsabilità comune

“Grazie a chi crede ancora nel cambio di prospettiva per l’approccio al tema”

(DIRE) Roma, 22 Mar. – “In questi giorni e nelle tappe che in questi mesi mi hanno portata nelle diverse regioni, ho parlato con tanti ragazzi e ragazze con sindrome di Down, ma anche con altre disabilità fisiche, intellettive, sensoriali o malattie cronico degenerative, rare, oncologiche. Oggi più che mai il nostro dovere è rispettare l’unicità della persona che significa garantire che insieme ai servizi sanitari, alla riabilitazione e alle terapie ogni persona deve avere la possibilità di godere di una vita sociale, relazionale e affettiva. Dobbiamo affiancare alle norme una seria responsabilità: quella di evitare scuse per escludere, di condividere con tutte le persone con disabilità le proposte e le strategie e soprattutto di impegnarci a valorizzare le competenze e i talenti di tutti”. Lo ha detto il ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, nel corso del question time di questo pomeriggio rispondendo a interrogazioni sulle iniziative per la piena inclusione sociale delle persone con disabilità e sulle iniziative volte a garantire l’inclusione sociale e lavorativa delle persone con sindrome di Down.

Inclusione, partecipazione attiva e autodeterminazione delle persone con disabilità “stiamo lavorando a questi temi con la massima priorità nell’ambito del percorso di attuazione della legge n. 227 del 2021- ha detto ancora Locatelli- che ha conferito al Governo la delega in materia di disabilità e che con lo schema di decreto legislativo sulla valutazione multidimensionale della disabilità e sulla realizzazione del progetto di vita individuale, personalizzato e partecipato darà una vera svolta alle prospettive e agli interventi che devono garantire a ogni persona un percorso di vita che sia adeguato e integrato tra la parte sanitaria, sociosanitaria e sociale. Dobbiamo ribadire che ogni persona ha talento e competenze da valorizzare e sulle quali è possibile investire nel mercato del lavoro e nel mondo sociale per rafforzare le capacità e per non lasciare indietro nessuno”.

“C’è ancora un po’ di strada da fare- ha evidenziato il ministro- se quel che apprendo dai giornali è che una ragazza con la sindrome di Down non viene ammessa all’esame di maturità. Se non si è stati in grado di utilizzare tutte le strategie possibili e l’accomodamento ragionevole, come previsto peraltro dalla Convenzione Onu per i diritti delle persone con disabilità che in Italia è legge; se non si è stati in grado di valorizzare i punti di forza dei ragazzi che non chiedono di essere promossi automaticamente ma di avere un’occasione e un’opportunità, allora è necessario diventare sempre più forti per far vedere a tutti le cose meravigliose che vedo anche io quando visito realtà e progetti”.

“Voglio concludere con un monito, per tutti davvero- ha detto in chiusura Locatelli- lo dico con il cuore e con tutta sincerità: nel ringraziare le famiglie, i volontari e tutti coloro, istituzioni politiche e privati cittadini, che nel tempo hanno creduto e credono ancora nel cambio di prospettiva per l’approccio al tema della disabilità, vi dico che dobbiamo essere sempre più convinti e sempre più uniti. Per invertire il modo di intendere la disabilità, per immaginare una progettazione universale che sia l’unico modo di progettare e per garantire il diritto all’accessibilità e alla fruibilità universale, l’unica strategia possibile è quella di passare dalle prestazioni alla garanzia dei diritti per tutti. E in questa direzione dobbiamo muoverci insieme istituzioni, associazioni e cittadini”. (Mab / Dire) 16:27 22-03-23

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