
20:30 – Benyamin Netanyahu, il premier israeliano, ha sospeso e dunque posticipato la riforma della giustizia fino alla prossima sessione parlamentare.
L’obiettivo di Netanyahu è quello di raggiungere un’intesa in “nome della responsabilità nazionale“.
Le proteste nel paese non hanno tardato ad arrivare. I voli dell’aereoporto Ben Gurion, a Tel-Aviv, sono stati bloccati come iniziativa del sindacato locale. Oltre 80 mila cittadini si sono radunati alla Knesset, parlamento monocamerale israeliano, per protestare contro la riforma del premier. I leader dell’opposizione, Yair Lapid, Benny Gantz e Avigdor Lieberman hanno improvvisato una manifestazione su un palco.
Inoltrem, durante le proteste, due manifestanti sono riusciti ad entrare nella Knesset, contestando il ministro dell’educazione Kish. Nel mentre, il sindacato nazionale Histadrut ha dato il consenso a tutti i dipendenti del governo di scioperare, compresi coloro che lavorano nelle missioni diplomatiche. A conferma di ciò, dagli Stati Uniti viene la conferma della chiusura temporanea dell’ambasciata israeliana. (Fonte ANSA)