Bando Forestazione, Fuda: “Scadenze ministeriali pienamente rispettate, Reggio spende bene e più di quanto inizialmente previsto. Piantumazione degli alberi sarà effettuata nei tempi forniti dagli esperti”

Il Consigliere delegato all’Ambiente interviene sulle polemiche sollevate a livello nazionale circa la spesa dei fondi Pnrr destinati alla sostenibilità ambientale. “Ribaltato l’antico adagio per il quale i fondi destinati al Sud tornano indietro perchè non spesi. La Metrocity ha addirittura raddoppiato i progetti finanziati. Completata l’acquisizione di 184 mila piante, che saranno piantumate secondo un cronoprogramma che massimizza le percentuali di buona riuscita degli interventi.

“Il bando Pnrr sulla forestazione urbana delle Città Metropolitane è una grande occasione per il nostro territorio. Il nostro Ente ha rispettato le scadenze in maniera scrupolosa, attenendosi alle indicazioni fornite dal Ministero e, a dispetto di una sorta di polemica che inizia a serpeggiare in ambito nazionale, porterà a termine i progetti nei tempi previsti, costituendo un decisivo miglioramento in termini di cura, valorizzazione ed ampliamento del proprio patrimonio boschivo e della sostenibilità ambientale del nostro territorio”. Il Consigliere metropolitano delegato all’Ambiente della Città Metropolitana Salvatore Fuda interviene nel merito dell’iter di svolgimento dei progetti del cosiddetto “Bando Forestazione” finanziato con fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che vede protagonista Palazzo Alvaro nella stesura di interventi per complessivi 19 milioni di euro, di cui 8 milioni ottenuti nella prima annualità, da utilizzare per l’implementazione del patrimonio forestale di tutto il comprensorio.

Gli interventi di forestazione previsti nei due progetti ammessi a finanziamento per la prima annualità, per una dotazione finanziaria pari al doppio di quella originariamente prevista, saranno dislocati su varie zone del territorio metropolitano, dal versante tirrenico fino all’alto Jonio, nel rispetto dei parametri dimensionali e funzionali previsti dal bando ministeriale. I due progetti intervengono rispettivamente su 5 ed 8 diverse aree del territorio, per complessivi 92+92 ettari, e prevedono la messa a dimora e la successiva piantumazione dei vegetali, e sono comprensivi anche della fase di mantenimento da svolgere per i cinque anni successivi alla realizzazione, supportata da un attento monitoraggio condotto dagli uffici di  Palazzo Alvaro con l’ausilio del Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria.

“La retorica che ripropone l’antico adagio per il quale i fondi destinati dall’Europa al Mezzogiorno non vengono correttamente spesi è stata pienamente ribaltata” ha spiegato il Delegato Fuda. “Nel nostro caso – ha aggiunto – la Città Metropolitana è stata particolarmente virtuosa rispetto ad altri territori, tanto da meritare nei fatti un raddoppio delle risorse messe a disposizione, impiegando i fondi rimasti inutilizzati da altre città metropolitane. Non sappiamo se questo possa essere considerato un risultato che da fastidio a qualcuno, ma di certo c’è che le nostre attività vengono costantemente monitorate dalle autorità ministeriali ed il nostro lavoro, seguito efficacemente dai funzionari del settore Pianificazione e Valorizzazione del Territorio, rispetta al momento pienamente vincoli ed obiettivi forniti dal Governo e condivisi nel cronoprogramma progettuale”.

“Naturalmente – ha aggiunto il Delegato – il nostro intento non è semplicemente spendere nei tempi previsti, ma anche quello di raggiungere pienamente gli obiettivi dell’intervento. Non a caso abbiamo scelto di condividere questo percorso con i Consorzi di Bonifica, con professionisti e dipartimenti universitari qualificati che conoscono perfettamente il territorio e possiedono gli strumenti e le competenze per una perfetta riuscita degli interventi”.

“La Metrocity – spiega ancora Fuda – ha rispettato in tutto e per tutto la scadenza fissata dal MInistero al 10 dello scorso mese di dicembre riuscendo ad acquisire e collaudare, nonostante la Convenzione di finanziamento con il Ministero sia stata sottoscritta solo il 24 novembre 2022, la “messa a dimora” delle piante (da non confondere con la piantumazione in situ, delle specie vegetali), complessivamente nel nostro caso 184 mila, e contribuendo, in misura doppia a quanto originariamente previsto, al raggiungimento del target nazionale pari a 1.650.000 piante messe a dimora entro il 10 dicembre 2022. Addirittura siamo andati oltre le prescrizioni fornite, visto che era consentita perfino la messa a dimora dei semi e noi, per una maggiore efficacia, siamo riusciti, nei termini previsti, ad acquisire piantine già formate, massimizzando quindi le percentuali di riuscita del progetto. D’altronde il corretto operato del nostro Ente è stato anche certificato e collaudato dai tecnici del gruppo di lavoro alla presenza anche di qualificati esperti del Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea. Adesso si entra nella seconda fase del progetto, con la “piantumazione” effettiva degli arbusti, che sarà avviata in coerenza con le tempistiche richieste dalle varie specie vegetative, anche al fine di garantire un processo di attecchimento e rimboschimento efficace e duraturo”. Tale attività è stata già inoltre sottoposta dal Ministero alla Commissione Europea che ha semplicemente chiesto, quale ulteriore chiarimento, già fornito, i tempi previsti di piantumazione di una specifica specie.

Il cronoprogramma – come specificato dagli uffici – prevede l’avvio dei lavori nel mese di maggio, con la pulizia e la preparazione delle aree interessate dagli interventi, e successivamente la piantumazione in loco, che avverrà seguendo le indicazioni degli esperti, presumibilmente a cominciare dal mese di settembre, così da ridurre il rischio di insuccesso ed in coerenza con il cronoprogramma trasmesso al Ministero. Chiaramente i tempi prospettati potranno subire variazioni legate all’andamento climatico che si registrerà sul territorio ed alla conseguente opportunità di effettuare le piantumazioni delle singole specie previste.

foto di GNS

Occorre altresì chiarire che la relazione della Corte dei Conti sul progetto nazionale esamina anche lo stato dei “progetti in essere”. Si tratta dei progetti avviati nell’ambito delle due annualità del piano nazionale di riforestazione urbana (cosiddetti Clima 1 e Clima 2) inseriti dal Ministero a supporto della strategia complessiva. Si tratta in questo caso di parchi urbani più che di veri e propri boschi. Per tali progetti la Città Metropolitana è soggetto beneficiario mentre soggetti attuatori sono per la prima annualità il Comune di Cittanova e per la seconda l’Università Mediterranea. Per il primo progetto (Clima 1), sito su terreno di proprietà del comune di Cittanova, a luglio 2022 risultavano piantumate circa 2500 piante su un totale previsto di 2830. A luglio 2022 i relativi lavori sono stati sospesi per la redazione di una perizia di variante di recente approvata dal Ministero competente. I lavori riprenderanno a breve per essere conclusi nei prossimi due mesi. Il monitoraggio è affidato al Dipartimento di Agraria che ha eseguito un sopralluogo a dicembre non segnalando alcuna criticità. Eventuali “fallanze” saranno sostituite a totale carico dell’impresa esecutrice.  In tale intervento sono stati piantumati anche alcuni pioppi, del tipo Populus nigra italicus in luogo del tipo Populus alba europea, a seguito di una scelta condivisa anche con il dipartimento di Agraria della Mediterranea e, come già detto, autorizzata anche dal Ministero. Si tratta di una specie arborea ritenuta dagli esperti pienamente compatibile con gli areali fitoclimatici dell’intervento e tale sostituzione non viene considerata critica, contrariamente a sostituzioni effettuate da altre Città Metropolitane, anche nella relazione della Corte dei Conti. Il progetto ammesso per la seconda annualità (Clima 2) è in corso di realizzazione su un’area di proprietà dell’Università Mediterranea  e realizzato a cura della medesima. I lavori sono stati avviati nel mese di ottobre 2022, nei termini imposti dalla procedura ministeriale, ed allo stato risultano messe in situ ben n.4145 piante su un totale previsto di 5049. Il mero confronto con le criticità riportate nella relazione della Corte dei Conti per i progetti in essere relativi ad altre Città metropolitane dà pienamente conto dei risultati già raggiunti dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria.

“Ancora una volta – ha concluso Fuda – dimostriamo la straordinaria capacità progettuale ed operativa del nostro Ente. Ed il fatto che altrove le cose siano andate diversamente non fa che aumentare il valore del lavoro portato avanti dai nostri tecnici. Spesso si dice che fa più rumore un albero che cade piuttosto che una foresta che cresce. Nel nostro caso, le foreste che stiamo piantando non faranno rumore, ma certamente miglioreranno in maniera sensibile la qualità della vita e la sostenibilità ambientale del nostro territorio. D’altronde, proprio la relazione della Corte dei Conti, sia per i “progetti nuovi” che per i “progetti in essere” attesta perfettamente lo stato dei fatti da me illustrati. Nel frattempo, riferendomi alla polemica ingenerata a livello nazionale, mi pare plausibile che in questi boschi, seppure non ancora realizzati, qualcuno stia rischiando di essersi già perso, probabilmente per la scarsa capacità di orientamento nella lettura dei documenti”.

Comunicato Stampa

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