Maltempo. A Molinella evacuazione in corso dopo crollo ponte

Sfollati anche a Budrio e San Lazzaro; persone isolate a Ozzano

Foto di ChristopherPluta by Pixabay

(DIRE) Bologna, 17 Mag. – Dopo il crollo del Ponte della Motta a causa dell’esondazione dell’Idice, il sindaco di Molinella, Dario Mantovani, ha disposto l’evacuazione dell’intera frazione di San Martino in Argine. È lo stesso primo cittadino della bassa bolognese a riferirlo tramite social. “Data la caduta del Ponte della Motta, i cui resti deviano la corrente sul lato San Martinese di un argine già molto provato, sto predisponendo l’evacuazione immediata della frazione di San Martino in Argine- scrive Mantovani- come punto di riferimento chi non ha luogo dove andare si rechi al Palazzetto dello sport di Molinella”.

Anche a Budrio, coinvolto dal crollo del ponte (era il collegamento con Molinella) è in corso l’evacuazione della frazione di Vedrana. “Chi non ha un posto in cui andare, il Palazzetto dello Sport di Budrio è già attrezzato per ospitare”, scrive la sindaca Debora Badiali. Evacuazioni anche a San Lazzaro, in località Farneto, con il Palayuri attrezzato con brandine e coperte per ospitare gli sfollati. Diverse le strade chiuse. “È stata una notte molto difficile, e non è finita- dice la sindaca Isabella Conti- abbiamo avuto diverse esondazioni e allagamenti”.

Sempre in pianura, difficoltà anche a Ozzano come spiega il sindaco Luca Lelli. “La situazione è brutta- dice in un video su Facebook- al momento abbiamo qualche persona isolata in campagna, stanno bene ma non c’è la possibilità di arrivarci”. Diversi gli allagamenti e le chiusure di strade in corso, tra cui le provinciali Idice (per frana) e Stradelli Guelfi. Il torrente Quaderna “è uscito sulla via Emilia tra Ozzano e Castel San Pietro- aggiunge Lelli- ma la situazione si sta normalizzando”. La pioggia, tra l’altro, secondo le previsioni dovrebbe “fermarsi intorno a mezzogiorno. Andiamo avanti con questa speranza”, dice il sindaco di Ozzano.

Preoccupato anche il primo cittadino di Crevalcore, Marco Martelli, dall’altro lato della bassa bolognese. “Invito chiunque si dovesse spostare per lavoro o altro verso Bologna e la zona pedecollinare di considerare seriamente l’ipotesi di rimanere a casa- scrive- la situazione è veramente difficile, tante strade interrotte, frane, allagamenti, muovetevi solo se strettamente necessario”. Chi non preoccupa invece è il fiume Reno, che non ha mai superato la soglia di allarme tre (rossa) neanche stanotte e che al momento è vicino alla soglia due (arancione).

“La situazione del fiume Reno è attualmente sotto controllo”, assicura il sindaco di Casalecchio, Massimo Bosso. “I nostri corsi d’acqua maggiori, Lavino e Reno, stanno tenendo al momento dal punto di vista idraulico”, conferma il sindaco di Calderara, Giampiero Falzone. Non mancano comunque i problemi. A Casalecchio sono chiuse due strade (via Ronzani e via Berlinguer) ed è chiusa anche la Casa della Salute, oltre al centro diurno Villa Magri. “La viabilità in tutto il territorio metropolitano è molto complicata e le criticità sono molteplici- ribadisce il sindaco- l’invito è di evitare tutti gli spostamenti non necessari”.

A Calderara, invece, i problemi riguardano soprattutto “alcuni fossi e canali di scolo, molto sovraccarichi che stanno allagando qualche strada”, spiega il sindaco, con criticità in particolare in zona cimitero. Salendo in Appennino, rimane chiusa in entrambe le direzioni la statale 65 ‘Della Futa’ a causa di una frana nel territorio di Loiano, con il traffico deviato su via Napoleonica. Sul posto sono presenti le squadre Anas e le Forze dell’Ordine “per la gestione dell’evento e per consentire la riapertura del tratto nel più breve tempo possibile”. Oltre alla Futa, sono tante le provinciali chiuse a causa di frane in Appennino. Ma non sono gli unici disagi. Il Comune di Monghidoro, ad esempio, rende noto la sindaca Barbara Panzacchi, non è raggiungibile telefonicamente per un guasto alla linea. Molto pesante la situazione a Monterenzio, alle prese con frane e con l’esondazione dei corsi d’acqua. In alcuni punti manca anche la corrente elettrica. (San/ Dire) 10:18 17-05-23

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