Nei giorni scorsi, nell’ambito di un più ampio piano di interventi finalizzati alla tutela degli interessi dello Stato nella circolazione dei beni e della valuta in entrata e in uscita dal territorio nazionale, sono stati intensificati i servizi di controllo presso i valichi minori della Provincia lariana.
Numerose sono state le attività svolte con pattuglie in servizio di retrovalico tra il varco di Maslianico (CO) e le direttrici per l’Autostrada A9 in direzione sud (principalmente Ponte Chiasso e Brogeda), che hanno permesso di rilevare diverse infrazioni alle disposizioni legislative in materia doganale e alla normativa valutaria.
Durante un controllo, in particolare, è stato intercettato, a bordo di un SUV, un cittadino belga diretto in Italia e proveniente dalla limitrofa Confederazione elvetica. Pur avendo dichiarato di non avere merce al seguito, i militari hanno deciso di approfondire l’ispezione rinvenendo, occultati sulla persona, numerosi diamanti con relativa certificazione di qualità nonché diversi monili di notevole pregio, tra cui pietre preziose e anelli.
Nel corso di altra attività, invece, venivano fermati, sempre in entrata Stato, due cittadini italiani che viaggiavano insieme e che trasportavano, al seguito, tre orologi marca Rolex, di cui due “Oyster Perpetual” e un “Cosmograph Daytona”.
Configurandosi il reato di contrabbando, tutta la merce è stata sottoposta a sequestro in attesa di apposita perizia, propedeutica all’esatta quantificazione del valore e alla successiva confisca della merce, come previsto dal D.P.R. 23 gennaio 1973 n. 43.
Per quanto riguarda le violazioni valutarie, diversi transitanti, sia italiani che stranieri, sono stati segnalati per le violazioni previste dal D.Lgs. n. 195 del 19 novembre 2008. Nel corso di un controllo svolto nei confronti di un cittadino svizzero sono state rinvenute, nel bagaglio personale, due cartelle ipotecarie al portatore per un valore complessivo di CHF 665.000,00 (pari a 671.000 euro), una delle quali, corrispondente ad un valore di 368.000 euro, è stata sottoposta a sequestro in quanto bene indivisibile pari al 50% dell’importo complessivo rinvenuto eccedente la franchigia, in attesa della sanzione che verrà irrogata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Infine, nel corso di diversi ulteriori servizi di retrovalico, le pattuglie operanti hanno intercettato denaro contante non dichiarato per oltre 430.000 euro.
comunicato stampa Guardia di Finanza Comando Provinciale Como