(DIRE) Reggio Calabria, 5 Ago. – L’Università della Calabria ottiene l’accreditamento per il corso di laurea triennale in Ingegneria biomedica. Dopo i pareri positivi espressi dai Panel di Esperti della Valutazione (PEV) dell’Anvur (Agenzia nazionale per la valutazione del Sistema universitario e della Ricerca), l’Ateneo aggiunge, si legge in una nota, un nuovo importante tassello che arricchisce la propria offerta formativa già a partire dall’anno accademico 2024/2025. Il corso risponde alle specifiche esigenze del mercato del lavoro che richiede sempre di più figure professionali con forti competenze interdisciplinari negli ambiti dell’ingegneria dei materiali, della biomeccanica, delle tecnologie hardware e software, della bioscienza e della medicina.
Per iscriversi a Ingegneria biomedica è necessario partecipare al concorso di ammissione standard e presentare domanda entro il 30 agosto. I candidati che intendono immatricolarsi dovranno sostenere il Tolc-I in una delle date messe a disposizione dall’Unical (27, 28, 29, 30 agosto) o da altre sedi universitarie aderenti al consorzio Cisia (la scelta della sede è ininfluente), prenotandosi almeno una settimana prima, entro le scadenze indicate sul sito cisiaonline.it. Il test è innanzitutto uno strumento di verifica dell’adeguata preparazione iniziale e dell’attribuzione di eventuali obblighi formativi aggiuntivi (Ofa) che potranno essere estinti seguendo i pre-corsi erogati dall’Ateneo a settembre e superando il relativo test.
Tutte le informazioni sul bando e la procedura di iscrizione sono disponibili nella sezione del portale d’Ateneo dedicata alle ammissioni. “L’attivazione del nuovo corso – dichiara Stefano Curcio, direttore del dipartimento di Ingegneria informatica, modellistica, elettronica e sistemistica (Dimes) – rappresenta una significativa opportunità per i nostri studenti e per il territorio. L’ingegneria biomedica è un campo in rapida espansione, essenziale per lo sviluppo di nuove tecnologie mediche e per il miglioramento della qualità della vita. Si apriranno nuove opportunità di collaborazione con le strutture sanitarie locali, favorendo la ricerca e l’implementazione di soluzioni tecnologiche all’avanguardia, e l’inserimento di nuovi laureati nel tessuto produttivo stimolerà la crescita economica e l’occupazione”. (Rec/ Dire) 12:06 05-08-24