4.800 nuovi posti su 7.100 nel primo semestre sono al femminile
(DIRE) Trieste, 12 Set. – Dei 7.100 occupati (+1,4%) in più registrati nel primo semestre 2024, e che portano la forza lavoro complessiva del Friuli Venezia Giulia a 526.500 unità, la maggioranza è rappresentata da donne, +4.800 lavoratrici, ovvero una crescita del 2,1% rispetto al primo semestre 2023. Lo fa sapere in una nota Alessandro Russo, ricercatore dell’Istituto ricerche economiche e sociali del Friuli Venezia Giulia, che ha elaborato i dati Istat. Il dato riflette la variazione dell’impiego nei settori: positivo quello delle costruzioni (+2.400 occupati) e soprattutto quello dei servizi (+9.400), che compensano il calo registrato nell’industria (-4.200 unità). Il tasso di occupazione regionale, nella fascia 15-64, nel secondo trimestre di quest’anno ha superato il 70% (70,2%), mantenendo un significativo divario di genere: 75,8% per i maschi contro il 64,5% delle femmine. Calano quindi le persone in cerca di occupazione risulta, assestandosi a 23.200, -2.300 rispetto allo stesso periodo del 2023. Il tasso di disoccupazione nella fascia 15 e 64 anni si è attestato al 3,4% nel secondo trimestre (3,8% per la componente femminile, 3% per i maschi). Rispetto al primo semestre del 2023 sono diminuite le persone inattive (-4.300 tra i 15-64 anni, pari a -2,1%), ossia quelle che non lavorano, né cercano impiego. In questo caso la contrazione ha riguardato esclusivamente la componente maschile.
Si rilevano, pertanto, due dinamiche distinte, osserva Russo: tra gli uomini sono aumentati sia gli occupati, sia (in misura minore) i disoccupati, mentre sono diminuiti significativamente gli inattivi; nell’ambito della componente femminile si osservano meno persone in cerca di un impiego e più occupate, sono invece stabili le inattive. Nel periodo gennaio-luglio 2024 sono state autorizzate 9,6 milioni di ore di cassa integrazione, 1,9 in più nel confronto con lo stesso periodo dell’anno precedente (+24,7%). Sono in aumento soprattutto le ore relative agli interventi ordinari (+31,7% nel periodo in esame), mentre quelli di cassa integrazione straordinaria presentano un incremento più moderato, +9,6%, mentre l’ex provincia di Udine mostra addirittura una lieve flessione pari a -3%. Nel periodo preso in esame, salgono del 4,7% le nuove aperture di partite Iva (5.286), superando anche il dato nazionale in moderata crescita (+2,9%). L’area pordenonese e quella isontina presentano gli incrementi relativi di maggiore entità (rispettivamente +9,1% e +7,3%), mentre Trieste è l’unica delle quattro ex-province che registra un andamento sostanzialmente stabile (+1,3%, pari ad appena 14 unità in più), conclude la nota. (Mil/ Dire) 19:16 12-09-24