(DIRE) Roma, 12 Set. – Via libera dal Senato del Messico a una riforma della magistratura che prevede l’elezione popolare per oltre 6.500 giudici, compresi quelli della Corte suprema, secondo un modello inedito a livello internazionale. Le nuove norme, volute dal presidente uscente Andres Manuel Lopez Obrador, sono state approvate con la maggioranza qualificata dei due terzi necessaria per emendare la Costituzione.
La notizia del voto, con il favore anche di alcuni parlamentari di opposizione del Partido Accion Nacional (Pan), è l’apertura di El Universal e di altri quotidiani del Messico. Secondo Lopez Obrador, che il mese prossimo lascerà il posto a Claudia Sheinbaum, sua compagnia nel Movimiento Regeneración Nacional (Morena), la riforma è necessaria perché la magistratura non sia più al “servizio dei potenti” e dei dirigenti corrotti, responsabili di appropriazione indebita, corruzione o frode.
I contestatori delle nuove norme denunciano al contrario il rischio che sull’elezione dei giudici possano pesare i condizionamenti del crimine organizzato, in particolare dei potenti cartelli del narcotraffico del Messico. A oggi la nomina dei magistrati della Corte suprema avviene su indicazione del presidente della repubblica con una successiva conferma da parte del Senato. (Vig/Dire) 11:12 12-09-24