
La decisione del Tribunale di Roma di bloccare gli invii dei migrati da rimpatriare al centro in Albania ha scatenato attriti importanti tra il parte della politica e parte della magistratura. Argomento del contendere i migranti. In sostanza il governo rivendica la volontà di poter decidere nel rispetto della volontà e del mandato dell’elettorato quali siano le politiche migliori da attuare per arginare i flussi migratori illegali. Spesso però questo tipo di decisioni vengono impugnate dalla magistratura che ravvede delle violazioni dei diritti.
Sul superamento di questo ennesimo problema si riunirà il CdM di domani che cercherà di fornire ai giudici, in base a criteri oggettivi, un elenco di Paesi sicuri dove poter rimpatriare che raggiunge illegalmente le coste italiane. E’ stata questa la motivazione per la quale sono stati fatti rientrare in Italia i pochi migranti già trasferiti nel centro accoglienza albanese. Un’operazione che fa ancora perdere del tempo prezioso ella lotta agli scafisti ed alle organizzazioni criminali che lucrano sul traffico di esseri umani.
Questa “intromissione” della magistratura in un decreto del governo, proprio durante un vertice europeo in cui si prendeva la possibilità che la soluzione italiana fosse replicata in altri Stati membri dell’Unione, ha mandato su tutte le furie l’esecutivo che promette battaglia.
E dopo una prima esternazione del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni che ha parlato di pregiudizio nei confronti della soluzione Albania, è stato il Guardasigilli ad intervenire duramente sulla vicenda.
Nordio ha definito la sentenza abnorme ed ha dichiarato: “Un buon magistrato dovrebbe comprendere il perimetro delle sue competenze. La definizione di Paese sicuro non può spettare alla magistratura, è una valutazione politica” e poi (…) “La sentenza della Corte UE non è stata disapplicata da noi, ma male interpretata dai giudici”.
A tali dichiarazione il PD ed il M5S chiedono la rimozione del Ministro della Giustizia per incompatibilità. “Hanno il diritto di chiedere quello che credono. Loro facciano del loro peggio, che noi faremo del nostro meglio“. Così il Carlo Nordio ha commentato le loro richieste.
Le opposizioni, non da oggi, hanno un atteggiamento molto deludente perchè il ruolo di chi non governa è quello di effettuare proposte supplementari, integrative o anche alternative che dovrebbe funzionare da stimolo per l’esecutivo. Non quello di richiedere multe, sanzioni contro il nostro Paese da parte dell’Europa per presunte infrazioni. Andare anche contro l’interesse degli italiani in ciò si intravede la strafottenza di essere pronti a tutto pur di far cadere o mettere in difficoltà il governo Meloni. E’ tristissimo!
Fabrizio Pace