“Mi ha fatto rabbrividire vedere per le vie di Bologna il volto insanguinato mio e del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Quel che sta accadendo è il superamento di una linea di demarcazione invalicabile in una democrazia. Tutte le opinioni sono legittime, ma con il limite della violenza: annunciata, minacciata, praticata. In un Paese normale e in una democrazia matura le forze democratiche sarebbero impegnate a marcare un confine, netto e invalicabile.
La protesta è il sale della democrazia. Ma nei mesi scorsi abbiamo assistito ad atti di violenza intollerabili. È stato impedito di parlare, sono state allontanate persone dai nostri atenei per evitare che venissero aggredite. Sono stati occupati rettorati e sfasciate strutture pubbliche.
Qui non c’entra niente la guerra in Medio Oriente o il sostegno alla Palestina. Non possono esserci toni giustificazionisti. Ieri come oggi siamo di fronte alla stessa violenza che si auto-alimenta. Non è rimanendo in silenzio o aizzando gli scontri che la sinistra potrà tornare ad avere la fiducia del popolo. Gli italiani vogliono la concretezza delle soluzioni. Non la vacuità dello scontro politico che nasconde il nulla delle proposte.
Il Governo non si fa intimidire. Io non mi faccio intimidire. Andiamo avanti per la nostra strada, dando risposte sul diritto allo studio, mettendo soldi nelle tasche dei lavoratori intervenendo sul cuneo fiscale. Medicina, posti letto, borse di studio, fondi per le infrastrutture di ricerca sono alcuni temi su cui sto lavorando. Ed è solo l’inizio. Saremo democratici due volte. Per noi e per una Sinistra che non è in grado neanche di dire che ‘sono compagni che sbagliano'”. E’ la riflessione scritta sulla pagine social ufficiali di Anna Maria Bernini, Avvocato e Professoressa di diritto pubblico comparato e oggi Ministro dell’Università e della Ricerca e Senatrice, all’indomani di quanto accaduto nella manifestazione di Bologna.
In strada vi erano diversi cortei uno con rappresentanti di estrema destra riuniti per protestare contro il degrado urbano e la sicurezza a Bologna, gli altri di estrema sinistra. I più facinorosi presenti in quest’ultimi sono arrivati allo scontro con le Forze dell’Ordine. Hanno inoltre esposto striscioni che dire di cattivo gusto è banalizzare oltre che insultare i diversi esponenti del Governo. Della stessa opinione della collega Ministro era stata Giorgia Meloni, anch’ella presa di mira nelle proteste.
Fabrizio Pace