Potenziali perdite di 200 milioni di euro
Trentotto persone sono state incriminate a seguito di un’operazione senza precedenti sostenuta da Eurojust contro una rete criminale per la contraffazione di oltre 2.000 opere d’arte contemporanea. Un’indagine durata un anno e mezzo condotta dalle autorità italiane, in collaborazione con le controparti belghe, francesi e spagnole, ha portato allo smantellamento della rete, che avrebbe causato danni economici pari a 200 milioni di euro.
Le opere d’arte false recuperate dalle autorità includevano opere contraffatte di artisti famosi come Banksy, Andy Warhol, Pablo Picasso, Joan Miró, Francis Bacon, Wassily Kandinsky, Gustav Klimt, Claude Monet, Vincent van Gogh e Salvador Dalí. Le indagini sulle opere false hanno rivelato una rete di falsari in Spagna, Francia e Belgio. Una volta prodotte le opere d’arte false, la rete avrebbe lavorato con diverse case d’asta complici in Italia per vendere i pezzi. Per garantire la credibilità delle aste, sono state organizzate mostre in tutta Italia ed è stato pubblicato un catalogo delle opere. Catturare i falsari ha reso possibile evitare che le opere venissero messe all’asta a prezzi vicini alle opere originali degli artisti autentici.
L’indagine sulla rete è iniziata a marzo 2023, quando le autorità italiane hanno trovato circa 200 opere d’arte false durante un ordine di perquisizione nei confronti di un imprenditore. Ciò ha portato gli investigatori a monitorare le piattaforme di e-commerce delle case d’asta per trovare opere simili in vendita e i venditori di queste opere. L’indagine ha identificato due falsari e due laboratori di pittura che sono stati utilizzati per produrre le opere d’arte false.
Poiché l’indagine ha scoperto una rete europea di falsificazione, è stata avviata una cooperazione giudiziaria transfrontaliera presso Eurojust. Eurojust ha garantito che tre ordini di indagine europei fossero emessi contro sei sospettati in Spagna, Francia e Belgio. Le perquisizioni hanno portato alla scoperta di laboratori di falsificazione e al sequestro di 1.000 opere d’arte false e di oltre 500 certificati e timbri di autenticità falsificati.
L’indagine ha portato ad accuse contro 38 sospettati nella rete di falsificazione per cospirazione per falsificare e commerciare arte contemporanea. Esperti delle autorità italiane hanno confermato che le opere d’arte non erano originali e hanno stimato il danno economico a circa 200 milioni di euro se i pezzi fossero stati messi all’asta. Impedendo a queste opere di raggiungere il mercato, le autorità hanno scongiurato una grave interruzione del settore delle aste d’arte.
In accordo con le autorità interessate e con il supporto di Eurojust, tutte le opere d’arte e gli oggetti falsi sequestrati in Spagna, Francia e Belgio sono stati consegnati alle autorità italiane per ulteriori analisi.
Le seguenti autorità sono state coinvolte nelle azioni:
- Italia : Procura della Repubblica di Pisa, Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale (TPC) – Nucleo di Roma
- Belgio : Giudice istruttore della Corte del Brabante Vallone: Polizia locale di La Mazerine
- Francia : Tribunale giudiziario di Parigi; Ufficio centrale per la lotta al traffico illecito di beni culturali (OCBC)
- Spagna : Juzgado Instruccion 1 di Olot (Girona); Guardia Civil
comunicato stampa – fonte: https://www.eurojust.europa.eu/news/international-operation-leads-seizure-2-000-fake-works-art-potential-losses-eur-200-million