Scopelliti: “Se chiamato, non mi sottrarrò a partecipare a questa nuova stagione”!

“Una riflessione profonda e dolorosa quella che dovrà affrontare Giuseppe Scopelliti”, è il pensiero di Cateno De Luca, ex sindaco di Messina e attuale Primo Cittadino di Taormina, in relazione a quanto l’ex governatore della Regione Calabria, dovrà sostenere prima di decidere cosa fare….

Sono in molti a chiedergli di tornare in campo politicamente per risollevare le sorti della città. Si è parlato anche di questo nell’ennesima presentazione dei libro “Io sono Libero” e “non tutto è successo”, un remake di quanto avvenuto già a Taormina qualche mese fa, in cui i due autori hanno inchiodato alle sedie il pubblico e gli intervenuti per ore con il loro racconto.

Ospiti del Centro Commerciale Porto Bolaro e dell’imprenditore Falduto, che coltiva il sogno del Mediterranean Life progetto sensazionale bloccato da anni, gli autori accarezzano l’idea di riproporre una  nuova visione dell’Area dello Stretto che veda protagoniste le due Città Metropolitane di Reggio Calabria e Messina.

foto di GNS

Una conurbazione (Scopelliti ne aveva già parlato in una recente intervista a Gazzetta del Sud) che creerebbe un’altra metropoli nel Mezzogiorno e che offrirebbe non poche occasioni di sviluppo e lavoro non solo al territorio locale. Simbolo di questa unione sarebbe il Ponte sullo Stretto, infrastruttura straordinaria ed unica al mondo che il governo Meloni ha deciso di realizzare.

Per essere pronti ad avviare questo iter e cogliere le opportunità che ne scaturirebbero occorre creare una classe politica e dirigente adeguata, la cui odierna mancanza viene messa in evidenza da entrambi gli ospiti. Se ci fosse stata probabilmente loro due, e soprattutto le loro famiglie, non avrebbero patito quanto gli è accaduto.

E’ su questa riflessione relativa alla sofferenza che si concentra la prima fase del dialogo con il giornalista Pasquale Romano, le vicende giudiziarie delle quali alle volte si parla a cuor leggero hanno sempre delle pesanti implicazioni per chi le vive o le subisce per poi essere assolto. Un tema attuale, scottante che vede spesso in contrasto due dei poteri dello Stato, legislativo e giudiziario.

E’ su questo punto che Giuseppe Scopelliti lancia la prima proposta: limitare l’interpretazione delle norme, lasciare così tanto margine decisionale al giudice può essere  discriminante. Si parla di persone, di famiglie di prospettive di vita cambiate radicalmente spesso da un’ottica soggettiva di giudizio.

De Luca e Scopelliti due uomini con percorsi molto diversi ma uguali in quanto abituati ad agire ed irretiti in vicende giudiziarie simili. “Chi vuole davvero incidere rischia di toccare delle dinamiche che possono portare ad un “contro circuito”  e Scopelliti avrà rotto le scatole a troppi ambienti, questa sua voglia di fare ha generato vedette, questo è il prezzo che si paga per uomini del territorio come noi” questo il pensiero del Sindaco di Taormina che ribadisce uno dei suoi concetti cardine: “Chi non si allinea viene messo da parte“…

Per quel che riguarda le rivelazioni, (ne vengon fuori almeno due tre a presentazione) Scopelliti questa volta ha parlato  della vicenda relativa all’iter procedurale, di quando era detenuto, per ottenere l’assegnazione ai lavori di pubblica utilità presso la Polizia Metropolitana. Tutto si era svolto correttamente, così come era avvenuto in passato per altri 44 nella sua condizione, tanto che il 5 Novembre 2018 venne approvata questa procedura che dava la possibilità di trascorrere qualche ora fuori dal carcere. Ma qualcosa si bloccò il 13 Novembre il tribunale rigettò il programma che invece fu successivamente ripresentato in maniera differente ed approvato circa 4 mesi dopo. Un lasso di tempo che per un detenuto può essere un’eternità. Scopelliti oggi si domanda quali siano i “fattori” che hanno fatto si che tra il 5 ed il 13 Novembre l’iter procedurale approvato non andava incredibilmente a buon fine. Quale fu la posizione del vertice della città Metropolitana di Reggio Calabria?  Del suo Sindaco? E’ quanto si domanda ancora oggi a distanza di anni l’ex Governatore.

Fa riflettere che qualcuno si sia “messo di traverso” per non fare avere qualche ora d’aria al detenuto modello “Scopelliti”, dimostrando una cattiveria umana ed un cinismo non comuni.

Insomma anche questa volta le presentazioni dei libri e gli aneddoti che vi “girano” attorno hanno avuto un gran successo di audience oltre che di pubblico, oltre a fornire sempre nuovi spunti di riflessione a chi ha a cuore le sorti della propria città.

Fabrizio Pace

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About the Author: Fabrizio Pace

Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.