(DIRE) Palermo, 6 Feb. – “È importante che ogni regione insulare crei o aggiorni un preciso programma di sviluppo industriale ed economico che comporti anche la scelta di scommettere su alcuni settori trainanti dello sviluppo, possibilmente connessi con nuove tecnologie e la rivoluzione digitale incombente”. Così il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in audizione presso la Commissione parlamentare per il contrasto degli svantaggi derivanti dall’insularità.
Secondo Urso “tra i settori più promettenti, e su cui fare leva per le isole, ci sono quelli legati alla blue economy e in particolare quelli del turismo del mare che esaltano la vocazione marittima e turistica delle isole: come il crocierismo, la portualità turistica, la pesca, l’acquacoltura, la nautica da diporto, il turismo ambientale e l’economia del sistema balneare”. In questo caso “è necessario rafforzare l’offerta integrata turistica del mare e del Made in Italy – ancora Urso – che si caratterizza per sostenibilità, qualità e forte integrazione, con il settore dell’industria, della cultura e quello audiovisivo”.
Urso ha sostenuto inoltre che “in questo campo esiste un’enorme potenzialità di ‘soft power’ declinato non solo in chiave nazionale ma anche euro-mediterranea, connesso ai turismi del mare e alla creazione di un brand turistico Made in Italy nel Mediterraneo legato anche agli stili di vita, alla dieta mediterranea, alle scienze della vita e al turismo della terza età”. (Sac/Dire) 10:50 06-02-25