
(DIRE) Roma, 10 Feb. – Il Summit nazionale delle diaspore, evento che riunisce gli attori più influenti della cooperazione allo sviluppo in Italia torna per la sua sesta edizione con un tema centrale: il ruolo delle nuove generazioni nella cooperazione internazionale. L’evento si terrà sabato 22 febbraio, a partire dalle 9, presso l’Auditorium Antonianum di Roma, in Viale Manzoni 1, e offrirà un ricco programma di dibattiti e proposte, mettendo in luce l’importante contributo delle organizzazioni delle diaspore. Queste realtà, motrici di cambiamento e innovazione, esploreranno come passione, competenza ed energia possano trasformare i processi di sviluppo globale. La nuova edizione del Summit si inserisce ancora una volta all’interno del progetto ‘Draft the Future! Towards a Diaspora Forum in Italy’, finanziato dalla Cooperazione italiana e implementato dall’Organizzazione internazionale per le Migrazioni (Oim) e dall’associazione Le Réseau.
L’appuntamento del 22 febbraio, un momento di sintesi e crescita del lavoro svolto a partire dal primo appuntamento nel 2017, è organizzato in collaborazione con il Coordinamento Italiano delle Diaspore per la Cooperazione Internazionale (Cidci), il Cespi e l’Associazione di fondazioni e di Casse di risparmio (Acri), con l’Agenzia Dire come media partner. Del 22 febbraio come di “un tributo alla capacità dei giovani di ispirare” dice Mehret Tewolde Weldemicael, vicepresidente di Le Réseau. “Il futuro della cooperazione ha il volto delle nuove generazioni” evidenzia la responsabile. “Con la sesta edizione del Summit nazionale delle diaspore, celebriamo la straordinaria forza dei giovani, capaci di trasformare visioni in azioni concrete e sfide globali in opportunità condivise”.
Secondo Tewolde, “i giovani non sono semplici spettatori, ma veri protagonisti del cambiamento”, perché “portano con sé idee innovative, energia inesauribile e la determinazione necessaria per costruire un sistema di cooperazione più dinamico, inclusivo e resiliente”. La vicepresidente di Le Réseau aggiunge: “Questa edizione è un tributo alla loro capacità di ispirare, innovare e guidare il cambiamento, perché crediamo fermamente che solo insieme a loro sia possibile immaginare e realizzare un futuro migliore”. Secondo Laurence Hart, direttore dell’Ufficio di coordinamento per il Mediterraneo dell’Oim, “l’appuntamento annuale con il Summit, ormai consolidatosi in un momento di ampia rilevanza per il sistema della cooperazione internazionale, invita a riflettere su un tema molto importante come quello del contributo delle nuove generazioni alla cooperazione”.
Hart sottolinea: “Le nuove generazioni sono sempre più protagoniste del cambiamento grazie alla loro capacità di migliorare l’impatto delle iniziative di sviluppo sostenibile e della cooperazione internazionale; diventa quindi importante creare occasioni di ascolto e confronto che valorizzino le loro voci, idee e capacità”. A collaborare all’iniziativa il Cidci. “Le diaspore sono ponti tra culture e custodi di soluzioni innovative per sfide locali e globali” evidenzia il presidente del Coordinamento, Mani Ndongbou Bertrand Honoré. “Crediamo in una cooperazione internazionale che metta i giovani al centro, come agenti di cambiamento e protagonisti di un futuro inclusivo”. Secondo Ndongbou, “attraverso il dialogo intergenerazionale e l’innovazione, il Cidci vuole trasformare la cooperazione internazionale con azioni concrete per costruire un futuro condiviso in cui tutte e tutti possano contribuire al progresso globale”. (Vig/Dire) 09:45 10-02-25