Chat FdI: il Garante Privacy avverte la società editoriale Il Fatto

Possibile violazione della normativa privacy e delle regole deontologiche dei giornalisti

Il Garante per la protezione dei dati personali ha inviato un avvertimento formale alla Società Editoriale Il Fatto SPA, avvisando che l’ulteriore trattamento dei dati personali contenuti nelle chat pubblicate nel volume “Fratelli di chat” può violare la normativa in materia di privacy, le Regole deontologiche della professione giornalistica, nonché i principi generali di liceità, correttezza, minimizzazione ed essenzialità dell’informazione.

Il libro contiene, infatti, la trascrizione, con virgolettati, di numerosissime chat – scambiate tra parlamentari, ministri e dirigenti di Fratelli d’Italia – che secondo la giurisprudenza costituzionale e di legittimità, sono equiparabili a tutti gli effetti alla corrispondenza privata, tutelata dagli artt. 15 e, in alcuni casi, 68 della Costituzione. Tali disposizioni determinano una naturale aspettativa di riservatezza.

D’altro canto la pubblicazione eccessiva di virgolettati potrebbe non risultare conforme al principio di essenzialità dell’informazione. Ciò anche in considerazione delle implicazioni che la diffusione delle chat potrebbe avere rispetto alla dignità dei terzi e dei minorenni, citati all’interno delle stesse. L’Autorità si riserva l’adozione di ogni provvedimento ritenuto opportuno, all’esito dell’istruttoria in corso, avviata a seguito delle doglianze pervenute. (foto di repertorio)

comunicato stampa Garante della Privacy

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