Spazio. Firma Thales Alenia Space-Esa per prima rete di dati multi-orbita

(DIRE) Roma, 14 Feb. – Thales Alenia Space, joint venture tra Thales 67% e Leonardo 33%, ha firmato un contratto con l’Agenzia Spaziale Europea (Esa) per il sistema dimostrativo Hydron (high-thRoughput Optical space Network), Demonstration System (DS) – Element #2 – in particolare per la progettazione, lo sviluppo, il dispiegamento e la dimostrazione in orbita di un sistema completo end-to-end per verificare e validare la prima rete di trasporto multi-orbita, interamente ottica, ad alta velocità di trasmissione dati al mondo. Lo riporta un comunicato. HydRON fa parte del programma Comunicazioni ottiche e quantistiche – ScyLight del l’Esa, che rientra nel quadro della direzione Connettività e comunicazioni sicure.

HydRON è destinato a trasformare il modo in cui i satelliti che raccolgono dati comunicano, utilizzando la tecnologia laser che consentirà ai satelliti di collegarsi tra loro e alle reti terrestri molto più rapidamente. Consentendo connessioni rapide e ad alta capacità tra satelliti e reti terrestri, HydRON migliorerà in modo significativo la nostra capacità di raccogliere e utilizzare dati dallo spazio. Il progetto sarà realizzato- spiega il comunicato- con il supporto delle rispettive agenzie spaziali che partecipano a questa entusiasmante missione: l’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), l’Agenzia Spaziale Tedesca (Dlr), l’Agenzia Spaziale Polacca (Polsa), l’Agenzia Spaziale Rumena (Rosa), Enterprise Ireland (Ei) e l’Agenzia Spaziale Svizzera (Sso). Durante l’esecuzione del progetto è previsto l’ingresso di altre agenzie nazionali, che si uniranno all’iniziativa così da ampliare ulteriormente gli obiettivi della missione.

“Mi rende particolarmente orgoglioso che Thales Alenia Space contribuisca all’indipendenza tecnologica dell’Europa nei servizi di connettività nello spazio- ha dichiarato Giampiero Di Paolo Amministratore Delegato di Thales Alenia Space Italia- Riteniamo che Hydron-ds sia l’elemento chiave per determinare l’affidabilità e l’operatività di una rete ottica ad alta velocità nello spazio, preparando la strada al futuro delle comunicazioni ottiche commerciali in Europa e nel mondo”. “È stato un onore firmare questo contratto con Thales Alenia Space, che ci avvicina alla creazione della prima rete di comunicazione ottica spaziale in Europa- ha dichiarato Laurent Jaffart, Direttore della connettività e delle comunicazioni sicure del l’Esa- Hydron è destinato a mantenere l’Europa e il Canada come leader mondiali nel settore ottico. Con l’interoperabilità del sistema, Hydron garantirà che continueremo a sviluppare la cooperazione dell’ESA con i nostri partner internazionali”.

Thales Alenia Space- specifica il comunicato-, grazie alla sua esperienza di lunga data nello sviluppo di reti di telecomunicazione, nonché nella produzione di terminali ottici per lo spazio, sviluppati presso la sede di Zurigo, ha già coordinato un gruppo di lavoro che coinvolge Telespazio, joint venture tra Leonardo 67% e Thales 33%, come responsabile del Segmento di Terra, ed altre aziende italiane ed europee, durante la Fase A/B1 del Progetto Hydron-ds, completata alla fine del 2023. Thales Alenia Space è pronta a guidare il consorzio industriale Europeo per la realizzazione del secondo elemento della missione HydRON-DS che oggi include il segmento spaziale ( un satellite in orbita bassa “LEO Collector” ed un payload ottico per applicazioni GEO) ed il segmento terrestre (due stazioni di terra ottiche, il centro di controllo della missione e della rete ed il centro di controllo del satellite).

L’obiettivo del progetto, conclude il comunicato, è quello di verificare e validare i concetti di: – “Fiber in the Sky”: telecomunicazioni ottiche multi-orbitali ad alta velocità di trasmissione dati tra infrastrutture di Spazio e di Terra; – “Internet Beyond the Clouds”: tecniche innovative di instradamento a bordo ad alta velocità (>100Gbps) per realizzare una rete di trasporto ottico spaziale perfettamente integrata con le reti terrestri in fibra. Il progetto prevede fino a 2 anni di dimostrazione in orbita per valutare le capacità delle tecnologie critiche per le comunicazioni ottiche e i concetti operativi per l’architettura di rete, fornendo anche una dimostrazione di servizi operativi a potenziali utenti interessati. (Com/Sal/ Dire) 11:23 14-02-25

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