
Il tempo strige per i militari ucraini accerchiati dalle truppe russe nel Kursk. Ci potrebbe essere un massacro che Trump a chiesto apertamente a Putin di evitare.
Il capo del Cremlino ha in parte accettato ed ha chiesto agli ucraini presenti in quella zona di deporre le armi, “Se si arrendono saranno salvi” queste le parole che avrebbe detto secondo la TASS. La diplomazia internazionale sta lavorando per un colloquio telefonico tra i due Presidenti.
Mentre a Washington sono arrivare le richieste di Mosca riportate alla Casa Bianca dopo la visita di Witkoff. Dal G7 arrivano velate minacce nell’ipotesi che la Russia non accetti la possibilità del cessate il fuoco.
Ma Putin fa capire che accetterebbe una condizione del genere solo nell’ipotesi di un negoziato che porti alla pace e non come soluzione temporanea. Fa ben sperare quasi tutte le parti in causa, nonostante la confusione il fatto che dal Cremlino si siano dichiarati “cautamente ottimisti” sui negoziati.
Unico a stonare è Zelensky che pare non si fidarsi dell’omologo russo: “Putin sabota la pace, condizioni inaccettabili”, questa sarebbe la sua dichiarazione ufficiale.
HTTH