Porteus distribuzione Linux ultra leggera per utilizzare l’hardware datato

Per i nostalgici e per chi si affezionano ai propri vecchi notebook o computer Linux ha creato una distribuzione che è in controtendenza, Porteus. Questa da la possibilità di rivitalizzare i vecchi supporti che ormai hanno un hardware limitato e non sono più abili ad effettuare gli aggiornamenti richiesti.

E’ vero, il mondo dei computer si evolve a ritmi impressionanti verso sistemi operativi, volumi di memoria e processori sempre più importanti e potenti ma che occupano piccolissimi spazi. E’ questa la tendenza della scienza applicata alla tecnologia verso cui protende l’uomo.

Ma alla necessità di voler riutilizzare a tutti i costi i vecchi supporti, provvede Porteus Linux. Si tratta di una distribuzione GNU/Linux progettata per garantire portabilità, velocità e versatilità. Originata come fork di Slax nel 2010, si è evoluta in un progetto indipendente capace di offrire un sistema operativo completo in un formato estremamente compatto e personalizzabile per ogni esigenza, ovviamente con delle aspettative proporzionate alla sua funzione primaria: rendere operativi anche i vecchi computer. Per essere precisi:

  • Esecuzione Portatile: il sistema su supporti rimovibili, come chiavette USB, senza richiedere un’installazione tradizionale. Utilizza file compressi in formato XZM per ottimizzare lo spazio e incrementare le prestazioni.
  • Caricamento in RAM: Permette un avvio rapido con prestazioni superiori, ideale per hardware limitato.
  • Modularità Avanzata: Adotta un sistema di moduli precompilati gestibili con un clic, eliminando la necessità di un gestore pacchetti tradizionale.

E’ disponibile in sette varianti principali (Cinnamon, KDE, LXDE, LXQT, Mate, Openbox, xfce) per soddisfare diverse esigenze di leggerezza e personalizzazione. Varianti come Openbox e LXDE sono particolarmente adatte a sistemi meno recenti per via del loro basso consumo di risorse.

Porteus, è questa una delle sue qualità più importanti, supporta sia architetture a 32 bit, per macchine obsolete, sia sistemi moderni a 64 bit. È possibile creare chiavette avviabili con software come Rufus, tenendo presente che il bootloader predefinito non è compatibile con Secure Boot. Per aggirare questa limitazione, è necessario disabilitare Secure Boot o adottare strumenti come Ventoy o un bootloader firmato.

Questo sistema operativo, consente il salvataggio delle configurazioni in modalità live tramite un file contenitore .dat. Ciò garantisce un’esperienza personalizzata anche senza un’installazione completa mantenendo quindi le modifiche effettuate precedentemente, novità quasi assoluta.

Porteus Linux si distingue per il suo approccio innovativo nel panorama delle distribuzioni Linux, combinando velocità, flessibilità e portabilità. È ideale per utenti che necessitano di un sistema operativo leggero e altamente personalizzabile, perfetto per chiavette USB multiboot o per dare nuova vita a vecchi hardware.

Rappresenta una soluzione innovativa nel panorama delle distribuzioni Linux, offrendo un equilibrio unico tra portabilità, velocità e flessibilità. Per creare una chiavetta USB avviabile con Porteus, è consigliabile utilizzare il software Rufus.

E’ comunque possibile avviare l’installazione di Porteus Linux sul sistema in uso (attenzione all’eventuale eliminazione delle partizioni presenti) facendo riferimento al sito ufficiale, cliccando su System, Porteus Installer.

Rappresenta quindi una soluzione innovativa ma che guarda al passato, sembrerebbe un controsenso ma in realtà è  un’innovazione unica che offre un equilibrio tra portabilità, velocità e flessibilità mai creato prima.

Fabrizio Pace

banner

Recommended For You

About the Author: Fabrizio Pace

Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.