La Cina ha rilasciato cinque dipendenti della società statunitense di due diligence Mintz Group, ponendo fine a una detenzione che durava da quasi due anni. La notizia, diffusa dalla stessa azienda, segna una potenziale distensione dopo un periodo di tensioni tra Pechino e le società di consulenza straniere.
L’arresto dei dipendenti, avvenuto nel marzo 2023, aveva innescato una serie di operazioni da parte delle autorità cinesi nei confronti di aziende straniere operanti nel settore della due diligence, tra cui Bain & Company e Capvision Partners. Successivamente, l’Ufficio nazionale di statistica cinese aveva inflitto a Mintz Group una multa di 1,5 milioni di dollari per “indagini statistiche relative all’estero” condotte senza la necessaria autorizzazione.
“Abbiamo appreso che i dipendenti del Mintz Group di Pechino, tutti cittadini cinesi, sono stati rilasciati”, ha dichiarato un portavoce dell’azienda, esprimendo gratitudine alle autorità cinesi per il ritorno dei “nostri ex colleghi alle loro famiglie”.
Il rilascio dei dipendenti avviene al termine del China Development Forum, evento strategico per Pechino volto ad attrarre investimenti stranieri. L’edizione di quest’anno ha visto la partecipazione di numerosi leader aziendali di rilievo, tra cui Tim Cook di Apple, Albert Bourla di Pfizer e Amin Nasser di Saudi Aramco.
Il premier cinese Li Qiang, intervenendo al forum, ha ribadito l’impegno del governo ad ampliare l’accesso al mercato per gli investitori stranieri, esortando le aziende a contrastare il crescente protezionismo. “In un mondo sempre più frammentato, con crescente instabilità e incertezza, è fondamentale che i paesi aprano i loro mercati per resistere ai rischi e alle sfide”, ha affermato Li.
Mintz Group, specializzata in verifiche dei precedenti e indagini su frodi e cattiva condotta aziendale, impiega oltre 280 investigatori in 12 uffici distribuiti in 11 paesi. (foto di repertorio)
Al. Co.
