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Turbolenze sui mercati asiatici: tra timori per i Dazi USA e tentativi di recupero

by Mariateresa Quattrone
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Asia

I mercati azionari asiatici navigano in acque agitate, mostrando una marcata eterogeneità di performance nella sessione odierna. Questa instabilità segue un’ondata di vendite generalizzata e profonda registrata nella giornata precedente, alimentata dalle crescenti preoccupazioni degli investitori in merito alle implicazioni delle politiche commerciali protezionistiche degli Stati Uniti.

Il mercato di Giacarta, alla sua riapertura dopo un prolungato periodo di festività, ha subito un brusco shock, precipitando del 9,19%. Questo forte ribasso riflette probabilmente un accumulo di reazioni negative agli sviluppi globali durante la chiusura. Parallelamente, Singapore ha sperimentato una delle peggiori aperture degli ultimi quindici anni, con un calo dell’8,5%. Questa performance negativa, la più marcata dal periodo della crisi finanziaria globale del 2008, evidenzia la forte vulnerabilità del mercato locale al clima di incertezza internazionale.

Nonostante il quadro generale di cautela, si osservano timidi segnali di ripresa in alcuni mercati chiave. Hong Kong, reduce da una severa contrazione del 13,22% nella giornata precedente, sta tentando di recuperare terreno, registrando un aumento del 2,06%. Anche la Borsa di Tokyo mostra un cauto ottimismo, con un incremento del 5,04% dopo aver subito una perdita significativa dell’8% ieri. Questi tentativi di rimbalzo potrebbero essere interpretati come una reazione tecnica dopo le forti vendite, o come una parziale fiducia degli investitori in una possibile mitigazione delle tensioni commerciali.

Gli analisti di mercato sottolineano come la volatilità osservata sui mercati asiatici sia direttamente collegata all’escalation delle tensioni commerciali globali, in particolare alle mosse protezionistiche annunciate o implementate dagli Stati Uniti. L’imposizione di dazi su beni importati da diverse economie ha innescato timori di ritorsioni e di un rallentamento della crescita economica globale.

Gli investitori rimangono concentrati sull’attesa di ulteriori segnali dalle principali economie mondiali e sulle possibili contromisure che potrebbero essere adottate in risposta alle politiche commerciali statunitensi. La stabilità dei mercati asiatici nel breve termine dipenderà in gran parte dalla capacità dei governi di stemperare le tensioni e di fornire rassicurazioni sulla tenuta dell’economia globale.

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