
L’astronauta della NASA Don Pettit è tornato sulla Terra sabato, accompagnato dai cosmonauti di Roscosmos Alexey Ovchinin e Ivan Vagner, concludendo una missione scientifica di sette mesi a bordo della Stazione Spaziale Internazionale.
Il trio è partito dalla stazione spaziale alle 17:57 EDT a bordo della navicella Soyuz MS-26, prima di effettuare un atterraggio sicuro con paracadute alle 21:20 (le 6:20 di domenica 20 aprile, ora del Kazakistan), a sud-est di Dzhezkazgan, Kazakistan. Pettit festeggia anche il suo 70° compleanno domenica 20 aprile.
In 220 giorni nello spazio, Pettit e i suoi compagni hanno orbitato attorno alla Terra 3.520 volte, completando un viaggio di 149,8 milioni di chilometri. Pettit, Ovchinin e Vagner sono partiti e si sono agganciati al laboratorio orbitante l’11 settembre 2024.
Durante la sua permanenza a bordo della stazione spaziale, Pettit ha condotto ricerche per migliorare le capacità di stampa 3D in metallo in orbita, migliorare le tecnologie di sanificazione dell’acqua, esplorare la crescita delle piante in diverse condizioni dell’acqua e studiare il comportamento del fuoco in microgravità, tutti aspetti che contribuiscono alle future missioni spaziali. Ha inoltre sfruttato l’ambiente circostante a bordo della stazione per condurre esperimenti unici nel tempo libero e affascinare il pubblico con le sue fotografie.
Questo è stato il quarto volo spaziale di Pettit, dove ha prestato servizio come ingegnere di volo per le Spedizioni 71 e 72. Ha accumulato 590 giorni in orbita nel corso della sua carriera. Ovchinin ha completato il suo quarto volo, per un totale di 595 giorni, e Vagner ha totalizzato 416 giorni nello spazio durante due voli spaziali.
La NASA sta eseguendo i controlli medici di routine post-atterraggio; l’equipaggio tornerà all’area di recupero a Karaganda, in Kazakistan. Pettit salirà quindi a bordo di un aereo della NASA diretto al Johnson Space Center dell’agenzia a Houston. Secondo i funzionari della NASA presenti al sito di atterraggio, Pettit sta bene e rientra nelle condizioni attese dopo il rientro sulla Terra.
Per oltre due decenni, le persone hanno vissuto e lavorato ininterrottamente a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, facendo progredire la conoscenza scientifica e realizzando scoperte di ricerca impossibili sulla Terra. La stazione è un banco di prova fondamentale per la NASA per comprendere e superare le sfide dei voli spaziali di lunga durata e per espandere le opportunità commerciali nell’orbita terrestre bassa.
Mentre le aziende commerciali si concentrano sulla fornitura di servizi e destinazioni di trasporto spaziale umano nell’ambito di una solida economia in orbita terrestre bassa, la NASA sta concentrando maggiori risorse sulle missioni nello spazio profondo verso la Luna nell’ambito del programma Artemis, in preparazione delle future missioni spaziali su Marte.