
Kosmos 482, lander della sonda sovietica lanciata nel 1972 per esplorare Venere, si avvicina alla Terra in una caduta incontrollata che potrebbe rappresentare un evento significativo a livello globale. Le ultime previsioni indicano che il suo rientro nell’atmosfera terrestre avverrà tra il 10 e l’11 maggio 2025, coinvolgendo una vasta area di latitudini comprese tra 52°N e 52°S. Questa zona include gran parte del pianeta, con potenziali impatti in Asia, Americhe, Australia, Africa ed Europa, inclusa l’Italia.
La natura del rientro, caratterizzata da un angolo estremamente basso, rende difficile determinare con precisione il punto di impatto. Il lander, progettato per affrontare l’atmosfera di Venere, si distingue per la sua straordinaria resistenza al calore e per il suo peso di poco inferiore ai 500 kg. Questi fattori aumentano la probabilità che sopravviva quasi intatto al rientro, rendendo il suo impatto un evento che cattura l’attenzione di esperti e pubblico.
Nonostante gli esperti ritengano che i rischi per la popolazione siano bassi, paragonabili a quelli di un meteorite, il fenomeno rimane di rilevanza scientifica e mediatica. Le analisi delle possibili traiettorie di rientro suggeriscono che Kosmos 482 potrebbe colpire il suolo a una velocità tra 65 e 70 metri al secondo (circa 242 km/h), salvo disintegrazioni o danni durante la discesa, sottolineando l’importanza di monitorare con attenzione il rientro.
Cosa conosce l’occidente di questa sonda lanciata 53 anni fa dall’URSS, secondo il sito della NASA:
Questa missione era un tentativo di sonda su Venere che non riuscì a uscire dall’orbita terrestre bassa. Fu lanciata da un lanciatore SL-6/A-2-e 4 giorni dopo la sonda atmosferica Venera 8 e aveva un design e un piano di missione identici. Dopo aver raggiunto un’orbita di parcheggio terrestre, la sonda tentò apparentemente di lanciarsi in una traiettoria di trasferimento verso Venere. Si separò in quattro parti, due delle quali rimasero in orbita terrestre bassa e si disintegrarono entro 48 ore, mentre due parti (presumibilmente il carico utile e il motore dello stadio superiore staccato) entrarono in un’orbita più alta di 210 x 9800 km. Si ritiene che un malfunzionamento abbia causato l’accensione del motore che non raggiunse una velocità sufficiente per il trasferimento verso Venere, lasciando il carico utile in quest’orbita terrestre ellittica.
Veicolo spaziale e sottosistemi
Il veicolo spaziale Kosmos 482 comprendeva un bus di trasporto e una sonda di atterraggio con una massa totale di lancio di 1184 kg. La sonda di atterraggio era un contenitore a pressione sferico isolato con una massa di 495 kg, di progettazione simile alla sonda Venera 7. Aveva un guscio superiore che sarebbe stato sganciato all’ingresso atmosferico per aprire il paracadute di 2,5 metri quadrati ed esporre l’antenna e gli strumenti. La sonda era alimentata a batteria.
La strumentazione del Kosmos 482 includeva sensori di temperatura, pressione e densità, nonché un accelerometro, un radioaltimetro, un anemometro, uno spettrometro a raggi gamma, un analizzatore di gas, fotometri visibili e trasmettitori radio.
Bart Zag
