
Nelle adiacenze di Ponte Vittorio Emanuele II, un intervento dei Vigili del Fuoco ieri nel tardo pomeriggio, ha portato al recupero della salma di un uomo, presumibilmente di origine straniera e di età apparente intorno ai quarant’anni, il cui avvistamento nel fiume Tevere era stato segnalato da alcuni passanti.
Il corpo, sebbene in avanzato stato di decomposizione, non presentava, ad un primo esame, segni di violenza manifesti. Le operazioni di recupero si sono concluse con il trasporto della salma sulla banchina del lungotevere degli Altoviti.
Sul luogo del ritrovamento sono immediatamente intervenuti i Carabinieri della Compagnia di Roma San Pietro e gli specialisti del Nucleo Investigativo. Gli inquirenti hanno avviato i necessari rilievi scientifici al fine di raccogliere elementi utili all’identificazione della vittima e alla ricostruzione degli eventi.
Si attende l’arrivo del medico legale, il quale procederà all’esame autoptico per accertare le cause del decesso e stabilire se siano presenti ulteriori elementi di natura medico-legale rilevanti per le indagini.
L’attività investigativa per i cadavere restituito dal Tevere si concentrerà probabilmente inizialmente sul tentativo di identificazione dell’uomo attraverso eventuali documenti rinvenuti, segnalazioni di persone scomparse e analisi delle impronte digitali. Successivamente, l’esame autoptico fornirà indicazioni cruciali sulle tempistiche e le modalità del decesso, escludendo o confermando eventuali ipotesi sulla sua origine.
LL
