
“In un mondo diviso e ferito dall’odio e dalla guerra, siamo chiamati a seminare la speranza e a costruire la pace”: con queste parole, Papa Leone XIV ha inaugurato oggi la sua prima Udienza generale, accolto da migliaia di fedeli in festa in una gremita Piazza San Pietro. L’atteso appuntamento, che cade a un mese esatto dalla scomparsa del suo predecessore, Bergoglio, ha visto il nuovo Pontefice percorrere il colonnato sulla papamobile, salutando la folla tra scroscianti applausi e ovazioni.
Nel suo discorso inaugurale, Leone XIV ha subito delineato il fulcro della sua missione spirituale, sottolineando il ruolo di Gesù come “parola, il seme”. Ha ribadito con forza un concetto centrale: “Dio è pronto a ‘sprecare’ per noi e Gesù è disposto a morire per trasformare la nostra vita”. Un messaggio di profonda dedizione che ha preparato il terreno per il suo accorato appello finale.
L’invito alla costruzione della pace emerge così come priorità centrale del suo pontificato. Le parole del Papa risuonano come un chiaro monito e un’esortazione all’azione in un contesto globale segnato da conflitti e tensioni, indicando una rotta precisa per la Chiesa e per l’intera comunità internazionale.