
Tel Aviv / Washington – Cresce l’allarme in Medio Oriente mentre Israele si prepara a lanciare una vasta operazione militare contro l’Iran. La notizia, che sta rimbalzando tra le principali testate statunitensi come il New York Times e CBS News, indica un’accelerazione significativa delle tensioni regionali, facendo temere una potenziale escalation del conflitto.
Questa imminente azione israeliana, le cui motivazioni precise non sono ancora state dettagliate pubblicamente ma si inseriscono nel contesto delle persistenti minacce reciproche e della questione nucleare iraniana, ha immediatamente innescato una reazione di cautela da parte degli Stati Uniti. Il timore di ritorsioni dirette contro gli interessi americani dislocati in Medio Oriente ha spinto Washington a elevare il livello di allerta per i propri cittadini.
Di conseguenza, il Dipartimento di Stato ha emesso un forte consiglio ai cittadini statunitensi e al personale diplomatico presente in Iraq e in altri Paesi della regione di lasciare quanto prima le aree a rischio. Parallelamente, il Pentagono ha adottato misure precauzionali invitando i familiari del personale militare di stanza nelle basi mediorientali ad abbandonare le proprie sedi e a rientrare negli Stati Uniti. Queste mosse sottolineano la gravità della situazione e la percezione di un rischio elevato di un allargamento del conflitto.