
La notte mediorientale è stata squarciata da un’escalation militare senza precedenti: l’Aeronautica Militare israeliana ha sferrato una serie di raid aerei mirati in Iran, poche ore dopo che il Ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, aveva dichiarato lo stato di emergenza speciale su tutto il territorio dello Stato ebraico.
Esplosioni violente sono state udite in diverse aree di Teheran, secondo quanto riferito dalla televisione di Stato iraniana e ripreso dai media americani. Altre testimonianze parlano di alte colonne di fumo che si sono levate da varie zone della capitale iraniana, comprese quelle in prossimità dell’aeroporto.
L’obiettivo degli attacchi israeliani avrebbe incluso, stando alle prime indiscrezioni, la residenza della Guida Suprema iraniana, Ali Khamenei, e altri siti all’interno del quartiere di Pastour, dove si trova anche il palazzo presidenziale di Masoud Pezeshkian.
La dichiarazione del Ministro Katz aveva anticipato l’offensiva: “uno stato di emergenza speciale su tutto il territorio dello Stato di Israele in seguito all’attacco preventivo condotto da Israele contro l’Iran: si prevede un attacco missilistico e con droni contro lo Stato di Israele e la sua popolazione civile nel prossimo futuro”. Il monito esortava la popolazione a “attenersi alle direttive del Comando della Retroguardia e delle autorità, e rimanere nei rifugi protetti”.
La risposta iraniana è giunta prontamente tramite il Ministero degli Esteri, che ha definito l’azione israeliana “una chiara aggressione all’integrità territoriale e alla sovranità nazionale dell’Iran”, sottolineando una “violazione della Carta delle Nazioni Unite”.
Teheran ha ribadito che “la risposta è un diritto legale e legittimo dell’Iran e le forze armate iraniane difenderanno il Paese con tutta la loro potenza e a modo loro”.
Nel frattempo, il bilancio degli attacchi iraniani contro Israele si è aggravato, raggiungendo tre morti e circa 80 feriti, secondo quanto comunicato dal servizio medico d’emergenza israeliano Magen David Adom, che ha segnalato anche numerosi casi di feriti gravi. Le esplosioni a Tel Aviv, dove si contano almeno una vittima e molti feriti, testimoniano la portata della ritorsione iraniana.
Il Premier israeliano Benyamin Netanyahu, affiancato dai Ministri Israel Katz e Ron Dermer, ha diffuso un video in cui ha dichiarato: “Abbiamo appena portato a termine un colpo d’apertura molto riuscito e, con l’aiuto di Dio, otterremo moltissimi risultati”, confermando l’entità dell’operazione e prefigurando ulteriori, drammatici sviluppi nella regione.
LL