
Scudetto dedicato dalla società, dal team e dalla tifoseria ad Achille Polonara
Germani Brescia: Bilan 17, Ferrero, Dowe 4, Della Valle 5, Ndour 0, Burnell 24, Tonelli 0, Ivanovic 11, Mobio 0, Rivers 11, Cournooh 2, Pollini. Coach Poeta
Virtus Bologna: Coordinier 5, Accorsi, Bellinelli, Pajola 2, Taylor 19, Shengelia 31, Hackett 6, Morgan 11, Diouf 11, Zizic 6, Akele 5. Coach Ivanovic
La Virtus Segafredo Bologna scrive un’altra gloriosa pagina nella sua storia leggendaria, alzando al cielo il 17° scudetto dopo una Gara-3 delle Finals dominata in lungo e in largo sul campo della Germani Brescia. Il 74-96 finale al PalaLeonessa non è stato un semplice successo, ma la certificazione di un’assoluta superiorità che ha caratterizzato non solo la partita decisiva, ma l’intera serie, rendendola senza storia.
Fin dal fischio d’inizio, le V Nere hanno imposto il proprio ritmo, lanciando un segnale inequivocabile ai padroni di casa. Un’offensiva travolgente ha permesso a Bologna di costruire un vantaggio di +13 già al termine del primo quarto, grazie a una pioggia di sei triple che hanno inondato il canestro bresciano.
L’inerzia della partita, da quel momento in poi, non è mai stata in discussione. Nel secondo periodo, ogni tentativo di reazione della Germani, pur lodevole, come quello di Burnell, si è infranto contro il muro bianconero e, soprattutto, contro la prestazione monstre di Tornike Shengelia.
Il georgiano, che ha chiuso una stagione da autentico protagonista, ha disputato una Gara-3 indimenticabile, quasi a voler cucire lo scudetto sulla sua canotta e su quella dei compagni. Inarrestabile, Shengelia ha terminato la contesa con cifre da capogiro: 31 punti e 9 rimbalzi, frutto di una chirurgica precisione al tiro che ha incluso un perfetto 4/4 dall’arco. Sotto la spinta inarrestabile del suo leader, la Virtus ha tagliato il traguardo dell’intervallo lungo con un eloquente 28-50, figlio anche della netta differenza nelle percentuali dal campo (34,6% Brescia contro il 47% di Bologna).
La ripresa ha visto i bianconeri consolidare il proprio vantaggio, dominando la lotta a rimbalzo e raddoppiando letteralmente la produzione di Brescia sotto le plance. Il gap si è ulteriormente dilatato, con un eloquente 51-76 prima dell’ultimo periodo, che la Virtus Bologna ha gestito con la freddezza e la determinazione di una squadra campione. Il fischio finale sul 74-96 ha certificato la vittoria del 17° scudetto, frutto di un percorso netto e di una supremazia indiscussa che ha reso questa serie di Finals un vero e proprio show di forza Virtus.
Bart Zag