Trump annuncia avvio notifiche sui nuovi Dazi, aumentano le tensioni commerciali e geopolitche

Donald Trump

Il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato oggi l’inizio dell’invio delle lettere ai partner commerciali globali, informandoli dell’imminente entrata in vigore di nuovi dazi a partire dal prossimo 9 luglio. Le notifiche, già preannunciate, “serviranno a spiegare quali dazi pagheranno”, ha dichiarato il Presidente, sottolineando la determinazione della sua amministrazione a rinegoziare gli accordi commerciali.

La mossa giunge mentre scade la pausa di 90 giorni sulle tariffe imposte precedentemente, e si prevede che, in assenza di nuovi accordi bilaterali, le tariffe “reciproche” potranno essere reintrodotte, causando un aumento significativo dei costi per miliardi di dollari di importazioni straniere. Le dichiarazioni di Trump, rilasciate in una giornata densa di appuntamenti politici e mediatici, hanno toccato anche altre cruciali questioni internazionali.

Riguardo alla proposta di tregua in Medio Oriente, il Presidente ha espresso preoccupazione per la popolazione civile, affermando: “Voglio che la gente di Gaza stia al sicuro”. Questa posizione arriva in un momento in cui gli Stati Uniti stanno spingendo per un cessate il fuoco di 60 giorni nella Striscia di Gaza, con Israele che, secondo Trump, avrebbe accettato le condizioni necessarie per finalizzare l’accordo. La mediazione di Qatar ed Egitto è cruciale per la riuscita dell’iniziativa, e l’auspicio è che Hamas accetti la proposta per evitare un ulteriore deterioramento della situazione.

Sul fronte ucraino, il Presidente non ha nascosto la sua insoddisfazione per la mancanza di passi avanti. “Non sono contento. Non ho fatto alcun progresso con Putin”, ha ammesso Trump, riferendosi al recente colloquio telefonico con il Presidente russo Vladimir Putin. La conversazione, sebbene lunga e incentrata anche sulla guerra in Ucraina, non ha prodotto risultati concreti per una risoluzione del conflitto, confermando lo stallo diplomatico e l’intenzione russa di non arretrare sui propri obiettivi. La situazione è ulteriormente complicata dalla recente pausa nelle spedizioni di alcune armi critiche da parte degli Stati Uniti all’Ucraina.

Infine, il Presidente ha espresso grande entusiasmo per la legge di spesa che è stata firmata oggi, definendola “Beautiful big bill” e sostenendo che “lancerà gli USA come un razzo, è la migliore di sempre”. Il provvedimento, che include tagli fiscali permanenti per 4.5 trilioni di dollari, tagli alla spesa pubblica (inclusi programmi come Medicaid e buoni alimentari) e 350 miliardi per la sicurezza dei confini e le deportazioni, ha generato un acceso dibattito. Nonostante le critiche di alcuni settori per l’aumento del debito nazionale di 5 trilioni di dollari, la Casa Bianca la promuove come un pilastro della ripresa economica e del rilancio della potenza americana.

TT

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About the Author: Mariateresa Quattrone