Meloni: “Io non ho paura di aggredire le rendite di posizione”

Giorgia Meloni sc Video

Sul caso dei fondi pubblici al cinema, il Governo intende andare fino in fondo. È arrivato il momento di mettere la parola fine a sprechi, anomalie e irregolarità. Lo facciamo con determinazione, nel rispetto di chi lavora seriamente e per il bene del cinema italiano, che merita trasparenza, qualità e responsabilità.

Il caso Kaufman è solo l’epilogo più drammatico e scandaloso di un sistema, quello legato al tax credit, al sostegno pubblico al cinema e all’audiovisivo, che negli anni ha generato delle vere e proprie truffe ma anche ha anche costruito un meccanismo distorto che consentiva di finanziare con centinania di migliaglia, quando non con milioni di euro delle tasse dei cittadini, film che poi alla prova dei fatti, nelle sale guadagnavano poche decine di migliai di eruro ma intanto avevano pagato cachet miglionari a registi ed attori. (…)

Questo sistema è costato allo Stato 7 miliardi di euro solo negli ultimi 8 anni. Stupisce che qualcuno, anche in questi giorni, in queste ore continui a difendere questo sistema. Perchè io penso che sia nell’interesse di tutte le persone che hanno a cuore una gestione decente dei soldi pubblici e della cultura in Italia che sia un sistema trasparente, meritocratico per i contributi al cinema, all’audivisivo. La Riforma che il Governo ha fatto, prevede controlli più stringenti, prevede sanzioni più severe per viola le regole, introduce alcune novità sensate come il tetto massimo per il compenso a registi, sceneggiatori e attori impiegati in film che vengono finanziati con i soldi dello Stato, il “tetto” quando si usano i soldi pubblici è una misura abbastanza comune.

Nel frattempo il Ministero lavora anche ad ulteriori correttivi, perchè il nostro interesse è quello di aiutare le società serie ad avere il supporto che meritano ed ad averlo nei tempi giusti. E fare si che chi merita possa lavorare in tranquillità mentre i soldi che prima finivano ai soliti noti col portafoglio gonfio e le sale vuote vengano quindi destinati ad un impiego migliore.

Lo abbiamo fatto in tanti altri ambiti, Superbonus, sul Reddito di Cittadinanza, nei meccanismi che si annidavano nelle pieghe dei permessi di soggiorno per i migranti. Io non ho paura di aggredire le rendite di posizione e a stanare il malaffare.

E’ questo l’intervento sulle pagine ufficiali social del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni che intende agire verso l’ennesimo spreco di soldi soldi pubblici per efficentare un settore che da anni è incrisi e che drena risorse preziose che andrebbero senza dubbio efficentate\canalizzate per il bene del cinema italiano. Una decisione che ha già causato delle ingiustificate proteste di alcuni addetti ai lavori. E’ importante stabilire una proporzione tra quanto viene speso ed il prodotto realizzato atteso però che non si può mai avere la certezza del risultato occore comunque averne una previsione il più possibile realistica.

Fabrizio Pace

cinema

TT

Recommended For You

About the Author: Fabrizio Pace

Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.