Redazione ilMetropolitano
Roma, 1 ottobre — Parte oggi la campagna vaccinale contro l’influenza nella Regione Lazio, con un piano capillare e ambizioso che mira a proteggere le fasce più vulnerabili della popolazione. L’iniziativa, che si apre ufficialmente il primo ottobre, è rivolta principalmente agli over 60, ai bambini fino ai 6 anni compiuti, alle persone fragili, agli operatori sanitari e alle donne in gravidanza. La Regione ha predisposto una rete estesa di punti di somministrazione, distribuiti strategicamente su tutto il territorio per garantire la massima accessibilità. In prima linea ci sono i Medici di Medicina Generale, affiancati dai Pediatri di libera scelta e dalle Farmacie di comunità, con l’obiettivo di offrire un servizio rapido, qualificato e vicino ai cittadini.
La macchina organizzativa conta su:
- 140 centri vaccinali gestiti dalle Asl
- Circa 3.800 medici di famiglia
- 450 pediatri di libera scelta
- 600 farmacie
- 35 grandi strutture ospedaliere
A questi si aggiungono i Centri vaccinali delle Aziende sanitarie locali, dei Policlinici, degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, le residenze sanitarie assistenziali e le case di cura per la lungodegenza, tutte coordinate dalle ASL competenti.
Il Lazio si conferma tra le Regioni più pronte: sono già disponibili 1.335.000 dosi di vaccino, con possibilità di incremento in caso di necessità. Dal 20 novembre, la vaccinazione sarà estesa a tutta la popolazione. «La campagna vaccinale contro l’influenza rappresenta un momento fondamentale per tutelare la salute dei cittadini, in particolare delle persone più fragili», ha dichiarato Francesco Rocca, presidente della Regione Lazio, all’ANSA. «Grazie a una rete capillare e alla collaborazione di medici di famiglia, pediatri, farmacie e strutture sanitarie, siamo in grado di offrire un servizio diffuso e accessibile a tutti. Vaccinarsi è un gesto di responsabilità verso sé stessi e verso gli altri».
La vaccinazione è fortemente raccomandata per:
- Over 60
- Bambini fino a 6 anni
- Donne in gravidanza
- Persone con fragilità, in particolare immunodepressi
- Ospiti delle strutture per lungodegenti
- Operatori sanitari e sociosanitari
- Donatori di sangue
- Addetti a servizi pubblici essenziali
Con questa campagna, il Lazio rafforza il suo impegno nella prevenzione e nella tutela della salute pubblica, puntando su una strategia inclusiva e proattiva. Un modello che potrebbe fare scuola anche a livello nazionale.
