La Borsa di Parigi accusa un deciso ribasso in seguito all’accettazione delle dimissioni del Primo Ministro Sebastien Lecornu da parte del Presidente Emmanuel Macron.
L’indice di riferimento CAC 40 cede l’1,75%, attestandosi a 7.938 punti, con i titoli bancari in forte sofferenza: SocGen registra un calo del -5,61%, seguito da Bnp (-4,45%) e Credit Agricole (-4,43%).
L’incertezza politica si ripercuote anche sull’assicurativo Axa (-3,37%) e sul colosso della distribuzione Carrefour (-2,6%). Sul fronte obbligazionario, lo spread tra i BTP italiani e i Bund tedeschi si mantiene stabile a 83,3 punti base, con il rendimento italiano in crescita al 3,55%, mentre il differenziale tra i decennali francesi (OAT) e i BTP italiani si allarga a 3,7 punti base.
A Piazza Affari, l’indice Ftse Mib dimezza il calo dopo le prime ore di scambi, registrando una flessione contenuta dello 0,35% a 43.105 punti.
A sostenere il listino milanese contribuiscono gli acquisti su Stellantis (+1,25%), spinti dai dati sulle vendite auto e dalle ipotesi di nuovi investimenti negli USA, e i titoli energetici come Eni (+1,23%), Saipem (+1%) e Tenaris (+0,8%), favoriti dalla corsa del greggio (WTI +1,5% a $61,83).
Di contro, si registrano vendite su Stm (-2,2%), Interpump (-1,5%) e sui principali istituti di credito, tra cui Unicredit (-1,4%) e Intesa e Mps (entrambe a -1,1%), mentre si distinguono i rialzi di Popolare Sondrio (+1,05%) e Bper (+1,25%).
Al. Co.
