Redazione ilMetropolitano
Sette donne siederanno nel nuovo Consiglio regionale della Calabria. Una in più rispetto alla scorsa legislatura, ma ancora troppo poche per parlare di vera rappresentanza. Il dato, che si attesta al 22%, evidenzia le persistenti difficoltà nel garantire una piena parità di genere nelle istituzioni, nonostante la legge regionale sulla doppia preferenza di genere sia in vigore da anni.
Chi sono le elette: Le sette consigliere provengono da schieramenti diversi, a testimonianza di un impegno trasversale, ma ancora frammentato:
- Pasqualina Straface e Elisabetta Santoianni (Forza Italia)
- Rosaria Succurro (lista Occhiuto presidente), già presidente della Provincia di Cosenza e dell’ANCI Calabria
- Luciana De Francesco (Fratelli d’Italia)
- Rosellina Madeo (Partito Democratico)
- Elisa Scutellà (Movimento 5 Stelle)
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Filomena Greco (Italia Viva)
La presenza femminile nel Consiglio Regionale è fondamentale non solo per una questione di equità, ma anche per arricchire il dibattito politico con prospettive diverse, competenze trasversali e una maggiore attenzione alle politiche sociali, sanitarie e di conciliazione.
La sfida della doppia preferenza Introdotta per favorire l’accesso delle donne alle istituzioni, la doppia preferenza di genere non ha ancora prodotto gli effetti sperati. La sua applicazione resta spesso formale, e la selezione delle candidature femminili è ancora troppo legata a logiche di partito e non a una reale valorizzazione del merito.
Servono cultura politica, volontà e strategie concrete per promuovere la leadership femminile. Le sette consigliere elette rappresentano un segnale, ma anche una responsabilità: quella di aprire la strada a una rappresentanza più equa, più forte, più giusta.
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