ll 7 ottobre 2025, Milano ha ospitato l’evento “Sinergie di salute”, organizzato da Gilead Sciences.
L’incontro si è svolto presso la sede milanese di Gilead, in via Melchiorre Gioia 26, e ha visto la partecipazione di ricercatori, rappresentanti del terzo settore e istituzioni, per annunciare i 63 progetti vincitori della 14ª edizione dei Bandi Gilead.
Con un investimento totale di oltre 1,3 milioni di euro, i bandi hanno premiato iniziative nelle aree delle malattie infettive, epatiche, oncologiche ed ematologiche, promuovendo la collaborazione tra pubblico, privato e terzo settore per migliorare la salute individuale e collettiva del Paese.
Andrea Gori – L’affettività come parte della cura
Nel cuore di Milano, il professor Andrea Gori, Direttore del Dipartimento di Malattie Infettive del Policlinico, mette al centro come l’educazione e l’affettività diventano strumenti di cura per le persone che vivono con HIV. “Aiutare chi vive con HIV non significa solo somministrare terapie, ma costruire legami, riscoprire il valore delle emozioni e del corpo come luogo di relazione”, racconta Gori.
Loreta Kondili – Innovare per eliminare le epatiti
La dottoressa Loreta Kondili, epatologa e prima ricercatrice, si occupa da anni di malattie del fegato e virus epatici. Il suo impegno scientifico si concretizza oggi in progetti volti a potenziare gli strumenti diagnostici e terapeutici, per arrivare a un obiettivo ambizioso: eliminare le epatiti croniche come problema di sanità pubblica. Il suo lavoro è un esempio perfetto del modello One Health, che unisce salute individuale e visione globale. È essenziale offrire soluzioni concrete per tutti, non solo per chi può permetterselo.
Annamaria Motta – Parlare di sessualità è un diritto
Con il progetto “Togli il velo”, Annamaria Motta, presidente di ACTO Sicilia, porta alla luce un tema spesso dimenticato: la sessualità nelle donne colpite da tumore ovarico. “È un argomento ancora tabù, anche per molte famiglie. Ma la sessualità è parte integrante della qualità della vita”, afferma. Il progetto aiuta le pazienti a non rinunciare alla propria intimità, promuovendo dialogo, ascolto e informazione. Un atto di coraggio e giustizia verso un bisogno troppo spesso silenziato.
Chiara Tuscano – Storytelling e comunicazione terapeutica
La dottoressa Chiara Tuscano, con il sostegno di AIL ETS, ha ideato un progetto innovativo: formare i professionisti sanitari alla comunicazione empatica attraverso lo storytelling. L’obiettivo è aiutare medici e operatori a “leggere” le emozioni dei pazienti, specie nel momento delicatissimo della diagnosi. “Comunicare bene è già un atto terapeutico”.
Questi progetti dimostrano come Gilead Sciences sia un motore capace di far convergere ricerca, associazioni e pazienti per migliorare la salute e la vita delle persone, valorizzando non solo l’innovazione scientifica, ma anche l’aspetto umano e relazionale della cura.