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Piazza Affari prosegue la seduta in territorio negativo, registrando un calo dello 0,2% per l’indice principale, appesantita in particolare dalla performance negativa del comparto bancario. Sotto i riflettori si trova anche il settore assicurativo, a seguito delle ipotesi avanzate da Il Sole 24 Ore su un possibile coinvolgimento delle polizze nel risiko bancario. Nonostante ciò, il comparto mostra segnali contrastanti: Unipol si distingue con un rialzo significativo (+1,4%), seguita da Generali (+0,3%) e Intesa Sanpaolo (+0,2%).
Al contrario, la maggior parte dei titoli bancari chiude in forte flessione: Bper e Banco BPM cedono l’1,6%, seguite da Unicredit e Popolare Sondrio con una perdita dell’1%. Diminuiscono anche Mps (-0,9%) e Mediobanca (-0,7%). Il gestore patrimoniale Anima mostra una debolezza contenuta (-0,1%) in seguito alle dimissioni dell’amministratore delegato Alessandro Melzi d’Eril.
Sul fronte obbligazionario, lo spread tra BTP decennali italiani e Bund tedeschi è in salita a 83 punti base, con il rendimento del decennale italiano che si attesta al 3,56%.
Tra i titoli in netta controtendenza a Piazza Affari si segnalano Tim (+1,8%), Saipem (+1,3%) e Ferrari (+0,9%). Il comparto del lusso appare contrastato, con Moncler in aumento dello 0,5% e Cucinelli in calo dell’1,1%. Si registra infine una flessione per il titolo tecnologico Stm (-1,5%).
Al. Co.
