A circa 120 miglia nautiche dalla costa di Gaza, la Freedom Flotilla Coalition denuncia un intervento militare da parte di Israele contro la propria spedizione. Secondo quanto riportato sui canali social del movimento, «almeno due imbarcazioni sono state abbordate e la maggior parte delle dirette streaming sono state interrotte». L’azione, descritta come un tentativo di deviare la rotta della flottiglia, ha riacceso l’attenzione internazionale sul blocco navale imposto da Tel Aviv e sulle missioni civili che cercano di sfidarlo.
L’operazione israeliana non giunge inattesa: media dello Stato ebraico avevano anticipato che le Forze di difesa israeliane (IDF) si stavano preparando a intervenire contro la spedizione. La Freedom Flotilla, composta da attivisti internazionali e carichi simbolici di aiuti, è nota per le sue missioni di protesta contro l’embargo su Gaza, e ha già vissuto episodi di tensione in passato. Si tratta però di operazioni simboliche che mirano a “bucare” il blocco navale israeliano imposto in quel quadrante di mare. Acque che sarebbe internazionali e quindi aperte alla navigazione.
L’interruzione delle trasmissioni in diretta ha sollevato interrogativi sulla sorte degli equipaggi e sull’esito dell’intercettazione. Al momento, non sono disponibili conferme ufficiali da parte delle autorità israeliane né aggiornamenti sullo stato delle imbarcazioni abbordate.
LL