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Bonifici istantanei: da oggi le nuove regole. Ecco cosa cambia

Ridotto significativamente il rischio di inviare denaro alla persona sbagliata

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bonifico istantaneo

È entrata in vigore oggi la seconda fase del piano europeo volto a rendere i bonifici istantanei uno standard di pagamento universale, sicuro e rapido per cittadini e imprese. Le nuove regole impongono precisi obblighi a banche, Poste e tutti gli altri operatori di pagamento, segnando un momento cruciale nelle dinamiche del commercio e delle transazioni finanziarie.

Obbligo di Disponibilità e Verifica Anti-Frode

Le due novità principali hanno un impatto diretto sull’accessibilità e sulla sicurezza delle transazioni:

  1. Bonifico Istantaneo per Tutti: Tutti gli istituti che già offrono il tradizionale bonifico SEPA sono ora obbligati a rendere disponibile anche il bonifico istantaneo. Questo strumento garantisce il trasferimento di fondi in meno di 10 secondi, disponibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
  2. Verifica Nome-IBAN Obbligatoria: Per contrastare frodi ed errori, viene introdotto l’obbligo di un sistema automatico di verifica che confronta il nome dell’intestatario inserito dal mittente con quello associato all’IBAN del beneficiario. Se c’è una discrepanza, il cliente viene immediatamente avvisato prima di autorizzare il pagamento.

 

Chi Paga l’Errore: Responsabilità e Tutele

Questo meccanismo di controllo riduce significativamente il rischio di inviare denaro alla persona sbagliata, un aspetto cruciale dato che il bonifico istantaneo non è revocabile.

Nonostante l’allerta, il cliente mantiene la responsabilità finale in caso di discrepanza, potendo scegliere se annullare o proseguire.

In caso di truffa, l’unica via per un potenziale rimborso è la segnalazione immediata dell’episodio alla propria banca.

 

Vantaggi Commerciali e Trend in Crescita

La Banca d’Italia identifica i bonifici istantanei come lo strumento ideale per diverse tipologie di transazione, rendendoli un fattore abilitante per l’economia digitale e fisica:

  • Pagamenti alla consegna di beni o servizi.
  • Transazioni tra privati (e.g., compravendita di auto usate).
  • Acquisti in negozio per importi che superano i limiti delle carte di debito/credito.
  • Servizi digitali e on demand.

Nonostante l’Italia si attesti su una quota del 10% sul totale dei bonifici (contro il 19,67% della media europea), il trend è in costante crescita. Le banche italiane sono state tra i pionieri nell’adozione di questa modalità di pagamento, e l’obbligo UE rafforza ulteriormente questa infrastruttura.

L’espansione del servizio è destinata a proseguire: dal 9 aprile 2027, l’obbligo sarà esteso anche a banche extra-UE e a prestatori non bancari (come gli istituti di moneta elettronica). Le imprese e le microimprese potranno, invece, scegliere se adottare o meno il sistema di verifica nome/IBAN.

Ant Ier

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foto di GNS

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