Le autorità belghe hanno annunciato l’arresto di tre persone in relazione a un presunto piano per colpire il Primo Ministro Bart De Wever e altri esponenti politici attraverso l’uso di esplosivi montati su droni.
Il procuratore federale Ann Fransen ha confermato gli arresti giovedì, precisando che il gruppo è sotto indagine per “tentato omicidio terroristico e partecipazione alle attività di un gruppo terroristico”, come riportato dall’emittente pubblica belga RTBF.
Sebbene Fransen non abbia divulgato i nomi dei bersagli designati, i post sui social media di figure vicine al governo indicano che De Wever, il cui ufficio non ha rilasciato dichiarazioni immediate, era uno degli obiettivi.
Le forze dell’ordine avrebbero rinvenuto materiale esplosivo in un edificio di Anversa, situato a poche centinaia di metri dalla residenza del Primo Ministro. Tra le prove sequestrate figurerebbero un ordigno esplosivo improvvisato in fase di costruzione, un quantitativo di sfere d’acciaio e una stampante 3D. Gli investigatori ritengono che il gruppo stesse cercando di assemblare un drone in grado di trasportare il carico esplosivo.
Le autorità hanno specificato che i presunti sospettati sono nati negli anni 2001, 2002 e 2007, senza rilasciare alcun’altra informazione. Fransen ha inoltre informato che uno dei tre è stato rilasciato, mentre gli altri due dovranno comparire davanti al giudice istruttore nella giornata di oggi.
Al. Co.