La guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina registra una brusca e inattesa escalation. Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha minacciato un “massiccio aumento dei dazi” sui prodotti cinesi in arrivo nel Paese, accusando Pechino di “atti ostili”. La mossa arriva in risposta alle recenti restrizioni cinesi sulle esportazioni di terre rare, minerali strategici e vitali per l’industria tecnologica e la difesa americana.
L’annuncio, affidato al suo social media Truth Social, segna un punto di rottura nei rapporti diplomatici. “Sto valutando un massiccio aumento dei dazi sui prodotti cinesi in arrivo negli Stati Uniti”, ha scritto il Tycoon. L’inasprimento della tensione ha avuto immediate conseguenze sul piano diplomatico. Trump ha infatti annunciato la cancellazione del previsto incontro con il presidente cinese, Xi Jinping.
“Avrei dovuto incontrare il presidente Xi tra due settimane, all’APEC in Corea del Sud, ma ora sembra non esserci più motivo di farlo,” ha dichiarato Trump, sottolineando come le recenti azioni della Cina abbiano reso il colloquio inutile. Alla base della nuova crisi ci sono le terre rare, un gruppo di 17 elementi chimici fondamentali per la produzione di alta tecnologia, dai magneti per auto elettriche e turbine eoliche ai componenti per l’elettronica avanzata e l’industria aerospaziale. La Cina detiene una posizione dominante nella loro estrazione e lavorazione a livello globale.
La decisione di Pechino di limitare l’export di questi minerali critici viene interpretata da Washington come una ritorsione diretta contro le politiche commerciali statunitensi, una mossa che potrebbe paralizzare intere filiere produttive americane. L’annuncio di Trump prefigura un nuovo round di tensioni e incertezza per i mercati globali, già sensibili alle fluttuazioni del braccio di ferro tra le due maggiori economie mondiali.
comunicato stampa