Colpo di scena nella crisi politica francese. Il Primo Ministro Sébastien Lecornu ha annunciato oggi, durante il suo discorso di politica generale all’Assemblea Nazionale, la sospensione della controversa riforma delle pensioni del 2023. Una mossa strategica dettata dalla necessità di garantirsi la sopravvivenza del suo esecutivo di minoranza di fronte al voto di sfiducia che incombe.
“Proporrò al Parlamento di sospendere la riforma delle pensioni del 2023 fino alle elezioni presidenziali,” ha dichiarato il Primo Ministro in Aula, aggiungendo un dettaglio cruciale: “Non ci sarà alcun aumento dell’età pensionabile fino a gennaio 2028.”
La decisione giunge in risposta a una precisa richiesta del Partito Socialista (PS). I voti dei deputati socialisti, infatti, sono considerati decisivi per scongiurare l’adozione della mozione di sfiducia presentata dalle opposizioni. Sospendendo la misura più contestata, Lecornu cerca di ottenere l’astensione o il voto favorevole del PS, salvando in extremis la sua maggioranza e allontanando lo spettro di nuove elezioni anticipate in un Paese già attraversato da forti tensioni sociali e politiche.
La Francia si ritrova così in una fase di profonda incertezza politica. Il “caos” evocato da alcuni analisti si traduce in una crisi di sistema, con il governo costretto a cedere su un pilastro del suo programma pur di restare in carica. La partita sulla fiducia si giocherà nelle prossime ore, ma l’annuncio di Lecornu segna già una vittoria politica per l’opposizione di sinistra e una battuta d’arresto significativa per l’attuale maggioranza.