Testo dell’articolo: Il governo Meloni ha presentato la bozza della Legge di Bilancio 2025, una manovra da 18 miliardi di euro che mira a rilanciare l’economia italiana senza compromettere la tenuta dei conti pubblici. Al centro del provvedimento ci sono tre assi strategici: riduzione fiscale, equità previdenziale e rafforzamento del sistema sanitario.
Sul fronte fiscale, l’intervento più rilevante è il taglio della seconda aliquota Irpef, che scende dal 35% al 33%. Una misura pensata per alleggerire la pressione sui redditi medio-bassi, in particolare lavoratori dipendenti e pensionati, e stimolare i consumi interni in un contesto di inflazione persistente.
La sanità pubblica riceverà un incremento di 2,4 miliardi di euro, destinati al Fondo Sanitario Nazionale e al rinnovo dei contratti nella pubblica amministrazione. Tuttavia, le risorse appaiono inferiori alle attese, e il dibattito parlamentare si preannuncia acceso, con le opposizioni che chiedono investimenti più strutturali.
Per quanto riguarda le pensioni, il governo punta a rafforzare il sostegno ai redditi medio-bassi, introducendo una revisione dell’Isee che esclude la prima casa dal calcolo del reddito familiare. Una modifica che potrebbe ampliare l’accesso a prestazioni sociali e agevolazioni fiscali.
Le coperture finanziarie della manovra si basano su un contributo straordinario da banche e assicurazioni, stimato in 4,5 miliardi di euro, e sulla proroga di misure come i bonus edilizi. La plastic e sugar tax vengono rinviate al 2026.
Il testo definitivo sarà approvato nei prossimi giorni, ma già si delineano le prime tensioni politiche. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha ribadito l’impegno a mantenere la sostenibilità della finanza pubblica, cercando un equilibrio tra rigore e inclusione sociale.
LL