La struttura finanziaria della prossima Manovra economica si delinea nel Documento Programmatico di Bilancio (DPB) inviato all’Unione Europea, identificando chiare fonti di copertura per le misure previste. Il principale contributo in termini di nuove entrate è atteso dal settore finanziario e assicurativo, che nel 2026 garantirà risorse per circa 4,4 miliardi di euro, equivalenti allo 0,19% del Prodotto Interno Lordo (PIL). Questo onere sarà replicato anche nel 2027 e ridotto allo 0,10% del PIL nel 2028, portando il gettito complessivo da questo comparto a superare gli 11 miliardi di euro nell’arco del triennio di programmazione.
La voce di copertura più consistente per il 2026, tuttavia, deriva dalla rimodulazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che libererà circa 5 miliardi di euro, pari allo 0,22% del PIL. A queste si aggiungono le misure di revisione della spesa e di contenimento dei costi a carico dei Ministeri, che varranno 2,3 miliardi di euro (0,1% del PIL) nel 2026, con un risparmio destinato a crescere fino a circa 3 miliardi nel 2028.
Al. Co.