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La provocazione di Zakharova continua: “Finanziare Kiev è un crimine”

by Mariateresa Quattrone
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Mosca

Il duro confronto diplomatico tra Italia e Federazione Russa subisce una nuova escalation. La convocazione alla Farnesina del rappresentante dell’Ambasciata russa a Roma, disposta dal Ministro degli Esteri Antonio Tajani per protestare contro le “volgari offese” di Mosca, è stata immediatamente trasformata dal Cremlino in un’ulteriore occasione di attacco.

Attraverso la portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, Mosca ha rilanciato le sue critiche, affermando che l’incontro con l’incaricato d’affari russo (il Ministro Consigliere Mikhail Rossiyskiy, in assenza dell’Ambasciatore Alexey Paramonov) sarebbe servito per veicolare un messaggio di condanna all’Italia: “La convocazione alla Farnesina sarà occasione per ricordare che sponsorizzare il regime terrorista di Kiev è un crimine”.

Il richiamo formale italiano è giunto come reazione alle precedenti dichiarazioni di Zakharova che avevano suscitato indignazione per il cinismo dimostrato. La portavoce russa aveva infatti strumentalizzato il recente e tragico crollo di una porzione della Torre dei Conti a Roma, avvenuto durante lavori di manutenzione, per criticare la politica estera italiana: “Finché il governo italiano continuerà a spendere inutilmente i soldi dei suoi contribuenti per aiutare l’Ucraina, l’Italia crollerà tutta, dall’economia alle torri”.

Le parole, che accostavano l’incidente a Roma agli aiuti militari e finanziari a Kiev, sono state definite dalla Farnesina come “inaccettabili” e “vergognose”, acuendo la crisi diplomatica tra i due Paesi in un momento di elevata tensione internazionale.

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