Pressione fiscale al 43,4%: seguendo media Ue ogni italiano risparmierebbe 904 euro all’anno

cgia tasse ueDalla Cgia di Mestre arriva l’ennesima conferma di quanto la pressione fiscale rappresenti un enorme fardello per il nostro Paese che, tra l’altro, non riesce neppure a conformarsi alla media europea. Il carico tributario italiano, infatti, nel 2014 ha toccato quota 43,4% del Pil, collocandoci al quinto posto della graduatoria europea, alle spalle di Francia (47,8%), Belgio (47,1%), Svezia, (44,5%), Austria (43,7%). La media dei Paesi dell’Unione, tuttavia, “si è stabilizzata al 40 per cento, determinando 3,4 punti in meno” rispetto all’Italia.

soldiQuesto è quanto si apprende da un comunicato stampa della Cgia di Mestre, dove si precisa che “se il carico fiscale del nostro Paese fosse in linea a quello medio europeo, ogni italiano risparmierebbe 904 euro all’anno di tasse e contributi”. “Effettuando un confronto con alcuni degli Stati membri, si evince, “come i tedeschi paghino mediamente 1.037 euro all’anno in meno” rispetto agli italiani, i quali, inoltre, “pagano 1.409 euro in più rispetto agli olandesi, 1.701 euro in più dei portoghesi”, sino ad arrivare a “2.313 euro in più degli inglesi, 2.499 euro in più degli spagnoli e ben 3.323 euro in più rispetto agli irlandesi”.

Il dato di cui sopra, ovvero quello del 43,4% scende al 43% se, considerandone i costi e gli effetti, si valuta l’impatto del bonus di 80 euro. Dalla Cgia, tuttavia, chiariscono, in primo luogo, che “per pagare meno tasse è necessario che il Governo agisca sul fronte della razionalizzazione della spesa pubblica; con tagli agli sprechi, agli sperperi e alle inefficienze della macchina pubblica”, in secondo luogo, che “per evitare un nuovo aumento delle imposte, l’Esecutivo dovrà sterilizzare una serie di clausole di salvaguardia estremamente impegnative”.

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About the Author: Luigi Iacopino