Novara – Reggina. Atzori: “Il Novara con merito al primo posto, l’importante è continuare a giocare come sappiamo

Con la stessa cura e scrupolosità di sempre, Gianluca Atzori ha preparato la squadra per il delicato posticipo di lunedì in casa della capolista Novara, vera rivelazione del campionato cadetto: “Gli aggettivi che ho sentito per questa partita sono dei complimenti indiretti, perché tutti la descrivono come la gara più importante della giornata. Non vedo l’ora che arrivi lunedì sera. Il Novara è una squadra che ha grande qualità e quando riparte colpisce. Non bisogna lasciare spazi a Gonzales e Bertani perché se hanno fatto venti gol in due vuol dire che sono veramente bravi. Ma in generale è una squadra veloce, che cerca la finalizzazione con pochi tocchi e che va aggredita per non dare la possibilità di gestire le manovre d’attacco”. Novara sorpresa del torneo ma, neanche troppo per mister Atzori: “Giocare contro il Novara è uno stimolo per tutti, perché la loro velocità, la loro bravura, sulla scia di quanto fatto di buono lo scorso anno, sono un esempio per tutti. I 33 punti che hanno sono tutti meritati, sapevo che avrebbero potuto sorprendere tutti, ma non fino a questi livelli, io stesso li avevo additati come squadre da temere ad inizio campionato ma non avrei mai creduto fino a questo punto”. Dopo una presentazione del match, le domande iniziano a farsi di stampo prettamente tecnico e, visto che fino a lunedì ci sarà ancora tempo, Atzori non si sbottona più di tanto: “Hanno qualità soprattutto davanti. E’ vero, non avranno Motta, uno che dà equilibrio alla squadra, ma penso che dietro le punte ci sarà Rigoni, che è un ex trequartista. Noi cercheremo di fare in modo che l’assenza di Bonazzoli non si senta più del dovuto. E’ mio dovere trovare delle situazioni di gioco alternative, magari sfruttando la velocità degli altri attaccanti. Zizzari rimane l’attaccante che assomiglia di più ad Emiliano, lui è uno dei quattro attaccanti che ho a disposizione, non so se partirà titolare, così come devo ancora decidere se Adejo giocherà a destra o in difesa. L’ importante è che la mia squadra continui a giocare, indipendentemente dalla strategia che può essere quella di aggredire o aspettare l’avversario”. Elemento di grande discussione, specie quando si gioca a Novara, è il campo sintetico del Piola che, a detta di alcuni, favorisce molto la squadra di casa ma, mister Atzori non si vuole aggrappare a questi cavilli: “Tutte le squadre si sono lamentate del sintetico, però non voglio trovare alibi perché il Novara vince anche fuori casa sui campi normali d’erba. Faremo solo una rifinitura lunedì su un campo sintetico vicino Novara, soltanto però per constatare gli effetti del pallone sul terreno bagnato visto che le previsioni per la partita ci dicono pioggia”. La partita è di quelle delicate e la tensione è senza dubbio alta ma, nonostante tutto, il mister si lascia andare ad una nota simpatica. Chi segue costantemente la Reggina, certamente si sarà accorto della pettorina che il mister sistematicamente indossa ad ogni partita. Scaramanzia? “Non è un fatto scaramantico, incontriamo sempre squadre che sono amaranto o bianche, i colori della nostra tuta. Puntualmente arriva l’assistente che mi chiede di mettere qualcosa per non dare fastidio al guardalinee dalla parte opposta”. Atzori non è avvezzo a parlare dei singoli e lo sappiamo bene ma, la chiusura della conferenza stampa è tutta per Dominic Adiyiah, grande talento in prestito dal Milan che fino ad oggi non è riuscito ad esprimersi come sa: “Adiyiah soffre ancora la partita, anche se stranamente è esploso in un mondiale, giovedì mi fa vedere delle cose straordinarie poi però non mi dà lo stesso in campionato. E’ un giocatore che devo portare avanti e far crescere, parlo con lui e cerco di fargli capire cosa voglio, dove deve migliorare. In allenamento dribbla gli altri come se fossero birilli, poi lo inserisco a gara in corso e non mi fa vedere assolutamente niente di ciò che è capace. Questo è un ragazzo che per qualità può giocare sempre, ma lo inserirò quando lo riterrò pronto mentalmente”.

Danilo Santoro

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