Yemen. MSF: Conflitto continua, sempre più vittime tra i civili

L’Ong: Da Hodeidah a Taiz, tanti i feriti da armi da guerra

(DIRE) Roma, 15 Dic. – Una nuova ondata di combattimenti colpisce lo Yemen: come avverte Medici Senza Frontiere (Msf) in una nota, le equipe della ong nelle ultime settimane stanno assistendo a un notevole aumento di civili che necessitano di interventi chirurgici per ferite di guerra. A sud del Porto di Hodeidah sul Mar Rosso, una delle aree piu’ intense del conflitto, l’ospedale traumatologico di Msf a Mocha ha trattato da ottobre 122 feriti di guerra, nelle ultime settimane soprattutto donne e bambini. Sabato mattina a Taiz il campo da calcio dell’Al Ahly Football Club e’ stato colpito da una granata che ha ucciso un allenatore e suo figlio, mentre due bambini di meno di dieci anni sono rimasti feriti e sono stati portati al pronto soccorso traumatologico di Msf presso l’ospedale Al Thawrah. “Nel nostro centro traumatologico di Mocha curiamo tutti coloro che hanno bisogno di interventi chirurgici d’emergenza” ha dichiarato Raphael Veicht, capomissione Msf. “Ma quando ad arrivare sono quasi solo civili con terribili ferite da arma da fuoco- ha osservato Veicht- si sollevano seri interrogativi. Cio’ che vediamo nel nostro piccolo ospedale e’ allarmante e atroce. Tra i nostri pazienti ci sono bambini, donne incinte o in allattamento, operai. Niente giustifica tutto questo”. Msf riporta la storia di una donna arrivata all’ospedale di Mocha il 29 novembre: aveva perso le gambe e necessitava di una chirurgia correttiva. Ha raccontato che era in una delle abitazioni del villaggio di Al Qazah, nel distretto di Ad Durayhimi, con altre donne e bambini per comprare dei vestiti. Non sa esattamente cosa e’ accaduto ma c’e’ stata un’esplosione – suo padre le ha poi detto che si e’ trattato di un bombardamento – e si e’ risvegliata all’ospedale di Msf. La casa era fatta di canne e foglie di palma e per questo non li ha protetti. La donna ha elencato i parenti rimasti uccisi nell’attacco: “Quattro donne: mia zia, mia cognata, due cugine. Cinque bambini: mio nipote, due cugini e due figli di altri cugini”. Msf riferisce che tra le persone colpite in questo attacco, c’e’ stato anche un bambino di 11 mesi: dopo essere stato stabilizzato, e’ stato portato in ambulanza all’ospedale di Aden ma purtroppo e’ morto prima di arrivare. Il 24 novembre invece, l’ospedale di Mocha ha ricevuto sette civili rimasti feriti durante un’esplosione avvenuta sul ciglio della strada mentre tornavano da un matrimonio. Cinque persone sono morte, tra cui un bambino. Il 25 novembre, due bambini sono stati portati all’ospedale di Msf dopo aver giocato con un ordigno inesploso trovato per strada, riportando gravi ferite addominali e trauma toracico. Il resoconto di Msf continua con l’incidente del 3 dicembre, quando Msf ha ricoverato sei persone rimaste ferite durante un bombardamento che ha colpito una fabbrica di imbottigliamento del latte a Hudaydah – i pazienti hanno detto che almeno dieci dei loro colleghi sono morti. In un’area diversa, a Taiz, il campo da calcio colpito e’ un centro sportivo noto e lontano dalle linee del fronte, si trova fronte all’ospedale pediatrico supportato da Msf e all’Al Amal Cancer Hospital ma non e’ la prima volta che gli abitanti dell’area assistono ad attacchi simili. Un uomo ad Msd ha raccontato: “Gli impianti sportivi sono forse uno dei pochi luoghi rimasti in grado di offrire ai civili di Taiz, in particolare ai bambini, momenti di felicita’ in un periodo cosi’ difficile, una delle uniche cose che ci fanno ancora sentire esseri umani che meritano di godere della vita nonostante quello che sta accadendo in citta’”. (Com/Alf/ Dire) 11:05 15-12-20

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