Quarantotto scrittori italiani e stranieri hanno firmato un appello contro l’acquisto della RCS Libri da parte della Mondadori. “Un colosso del genere avrebbe enorme potere contrattuale nei confronti degli autori, dominerebbe le librerie, ucciderebbe a poco a poco le piccole case editrici e (risultato marginale ma non del tutto trascurabile) renderebbe ridicolmente prevedibili quelle competizioni che si chiamano premi letterari” scrivono, tra l’altro, i firmatari. Motivazioni valide. Anche se, forse, il colosso che nascerebbe potrebbe competere meglio e bene con gli altri gruppi editoriali internazionali. L’obiettivo più condivisibile è quello che mira a tutelare le piccole case editrici: vera linfa vitale dell’editoria.Sono loro che pubblicano autori che poi si riveleranno grandi. Penso al premio Nobel Herta Muller e alla casa editrice Keller www.kellereditore.it di Trento. A Nicola Gratteri e Antonio Nicaso e alla Pellegrini Editore www.pellegrinieditore.it di Cosenza. A La Giuntina www.giuntina.it di Firenze e ad Aharon Appelfeld. Le piccole case editrici occupano interstizi di mercato che le grandi ignorano. Setacciano sistematicamente temi e argomenti di nicchia alla ricerca di nuovi autori che altrimenti resterebbero sconosciuti. Ma l’appello – pur se generoso e utile alla riflessione – non risolve il problema. Corre il rischio di restare sterile e ignorato. Allora? Che fare? Una soluzione semplice ed efficace esiste. Perché ciascuno dei firmatari non sceglie di pubblicare il prossimo libro con una piccola casa editrice? Sarebbe un grande, valido e concreto gesto. Io, tra le tante, suggerisco una casa editrice reggina che conosco bene: Città del Sole Edizioni www.cdse.it. Opera a Reggio di Calabria da molti anni: bene e con impegno. Raggiungendo, tra mille difficoltà, ottimi risultati. Per l’editoria ma soprattutto per la cultura sarebbe un grande successo. Coraggio! Grandi delle Lettere: tocca a voi. Quarantotto editori vi aspettano.
Tonino Nocera